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Nereto, opposizione attacca: diserta il consiglio e minaccia le dimissioni

Nereto. Il gruppo La Fonte-Uniti per Nereto diserta il consiglio comunale e chiede un incontro urgente al Prefetto di Teramo per rappresentare il proprio disappunto per la discussione (mancata) di uno specifico ordine del giorno.

 

Si accende il confronto a Nereto, dopo la decisione di tre consiglieri di minoranza (Daniele Laurenzi, Graziana Frezza e Giuseppe Fagotti) di non prendere parte alla seduta odierna dell’assise civica. Consiglio comunale nel quale non era presente il punto relativo “all’analisi iter procedurale della delibera di giunta, del 30 aprile del 2016, riguardante l’approvazione dello schema di bilancio”.

 

Cinque consiglieri di minoranza avevano chiesto, come da statuto, di convocare un consiglio sul tema. Il sindaco Giuliano Di Flavio con due diverse note ha opposto diniego, sostengono le minoranze, in quanto non si riscontrava la materia posta dei consiglieri di minoranza. Cosa peraltro già segnalata dalle minoranze al prefetto di Teramo, al quale veniva chiesto un intervento formale dello stesso per la mancata convocazione del consiglio.

 

 

“Prendiamo altresì atto della convocazione di questo Consiglio Comunale”, sottolinea Daniele Laurenzi, (precedentemente convocato sabato scorso 11/02/17 e poi rinviato ad altra data per convocazione fuori tempo e per mancanza, come al solito, di atti fondamentali non allegati alle proposte di deliberazione), un Consiglio con ben 13 punti all’ordine del giorno e una convocazione della conferenza dei capigruppo per la trattazione dei 13 punti, convocazione disposta dal Sindaco in alternativa al legittimo utilizzo delle Commissioni Consiliari preposte che sarebbero dovute essere convocate dai Presidenti delle stesse; purtroppo le Commissioni non sono mai state “rimodulate” alle nuove esigenze politiche e i consiglieri “decaduti” per dimissioni non sono stati sostituiti, rinominati dal Consiglio e, quale coronamento dell’edificio: il Presidente della Commissione Bilancio nel frattempo è stato nominato Assessore rimanendo al tempo stesso Presidente incompatibile, quindi, illegittimo della Commissione;

Prendiamo atto che tra i 13 punti non vi è il punto richiesto legalmente da n. 5 consiglieri comunali;

Prendiamo atto che alla maggioranza dà fastidio qualunque forma di confronto e di critica e quanto al Consiglio riconvocato per questa mattina all’orario inusuale di pranzo, è evidente che siamo tutti a disposizione delle esigenze dei singoli componenti di questa ormai risicata maggioranza, per cui pensiamo che tale deplorevole situazione debba essere resa nota a tutti i cittadini”.

 

Per questi motivi il gruppo di minoranza non si è seduta sui banchi del consiglio, e nelle prossime ore chiederà al prefetto un incontro urgente per esprimere tutto il proprio disappunto.

 

“E’ in atto una sistematica mancanza di coerenza logica e giuridica degli atti amministrativi”, prosegue la nota, “che si ripercuote inevitabilmente sulla comunità, noi abbiamo denunciato già da tempo lo strano rapporto tra forma e sostanza delle regole e, dove non ci viene consentito di svolgere il nostro mandato elettorale di consiglieri comunali di minoranza, in quanto  non ci viene addirittura permesso l’accesso a determinati atti, né vengono pubblicati all’albo pretorio comunale alcuni specificati documenti, a discapito del rispetto della legge, della trasparenza e del buon funzionamento della cosa pubblica.

Saremo costretti altrimenti a presentare con grave dispiacere, le dimissioni dalla carica di consiglieri comunali divenuta ormai inutile e sicuramente poco dignitosa per coloro che in questi quasi tre anni hanno continuato dai banchi dell’opposizione, a manifestare con grande serietà e senso di responsabilità l’attaccamento al proprio paese volendo contribuire in maniera positiva alla sua crescita equilibrata e positiva”.