Giulianova. Cresce un ‘movimento’ di genitori, tecnici e partiti politici che spinge per la riconversione dell’ex tribunale come soluzioni per tamponare, a basso costo e più sicurezza, la chiusura delle scuole Pagliacetti e di Colleranesco.
“In materia di sicurezza scolastica, il nostro gruppo ha fino ad oggi monitorato l’evolversi delle varie vicissitudini e le soluzioni prospettate da questa Amministrazione. Ora il senso di responsabilità ci impone di intervenire sull’argomento, in considerazione dei gravi disagi finora arrecati alle famiglie con i doppi turni e la precaria situazione di sicurezza dei nostri figli”.
Lo ha dichiarato il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Jwan Costantini, spiegando che “la questione è prioritaria, quindi è il momento di mettere da parte personalismi e fazioni politiche e di prendere in considerazione una soluzione definitiva al problema, che riguarda la sicurezza dei nostri figli e che non può certo essere risolto con un dispendioso quanto inutile intervento tampone sulla scuola Pagliaccetti. Infatti, i risultati delle analisi di vulnerabilità sismica di recente resi noti dall’amministrazione comunale hanno evidenziato per il plesso un quadro di grave carenza prestazionale in termini di sismoresistenza globale. Abbiamo consultato su questo punto dei tecnici strutturisti e, a loro avviso, è del tutto impensabile che un edificio messo in questo modo a livello di vulnerabilità sismica possa avere i minimi requisiti per un intervento di adeguamento apprezzabile. Seppur volendo percorrere la strada del miglioramento sismico utilizzando le tecniche attualmente in uso (controventi e/o placcaggi in acciaio, incamiciature con compositi, cuciture inox), il livello di vulnerabilità rilevata dell’edificio è tale che nessun intervento, a fronte dei disagi derivanti dal prolungato stallo delle attività scolastiche, consentirebbe il raggiungimento di un adeguato livello di sicurezza”.
Secondo l’esponente di Forza Italia giuliese “l’ex Tribunale, struttura più recente e in uso fino a qualche anno fa, invece, presenta un più elevato livello di sismoresistenza, a detta dei tecnici e sulla scorta degli elaborati di progetto depositati presso il Servizio ex Genio Civile di Teramo. Un’ipotesi che varrebbe la pena approfondire con le indagini in situ (carotaggi, prove di carico ecc.), se si vuole davvero trovare una soluzione definitiva al problema. Oggi è necessario pensare con lungimiranza: la sicurezza dei nostri figli è troppo importante per demandarla a provvedimenti tampone su scuole ‘rappezzate’”.
“La nostra proposta è quindi di riportare al centro l’ex Tribunale quale sede di un polo scolastico d’eccellenza, concentrando gli sforzi e le risorse in una sola direzione”, conclude Costantini.
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Un’ipotesi intorno al quale si erano già espressi la consigliera Laura Ciafardoni e altri esponenti e movimenti politici. Negli ultimi giorni è spuntato su Facebook un gruppo che punta alla Riconversione del Tribunale Giulianova in Scuola entro settembre 2017.
Genitori ed esperti si stanno mobilitando affinché l’amministrazione comunale cambi rotta e punti tutti sullo stabile di via Cerulli.
Tra i genitori, anche l’Ingegnere Carlo Melchiorre, che si è offerto di effettuare gratis controlli sulla vulnerabilità sismica dell’ex tribunale giuliese. L’ingegnere ha anche precisato “Qualsiasi analisi costi-benefici porterebbe sicuramente a sconsigliare di utilizzare risorse economiche a breve termine sul plesso scolastico ‘R. Pagliaccetti’ . I risultati delle analisi di vulnerabilità sismica di recente resi noti dall’Amministrazione Comunale di Giulianova hanno evidenziato per il plesso scolastico Pagliaccetti un quadro di grave carenza prestazionale in termini di sismoresistenza globale. Di fronte ad una tale situazione e’ assolutamente impensabile che un edificio fortemente deficitario nei livelli di sicurezza sismica possa avere i minimi requisiti per essere oggetto di un intervento di adeguamento. Seppur volendo percorrere la strada del miglioramento sismico utilizzando le tecniche attualmente in uso (controventi e/o placcaggi in acciaio, incamiciature con compositi, cuciture inox), il livello di vulnerabilità sismica reso noto e’ tale che anche suddetti interventi (che tra l’ altro dovrebbero esser talmente radicali ed invasivi da provocare lo stallo delle attivitàscolastiche per un lungo periodo di tempo) non consentirebbero di raggiungere un adeguato livello di sicurezza necessario per un edificio scolastico soggetto ad alti livelli di affollamento”, conclude.