Pineto, quando i sogni possono trasformarsi in un incubo: la replica al turista deluso

di_pietrantonioPineto. Ha suscitato non poche polemiche la lettera aperta pubblicata ieri su questo giornale. L’appello lanciato dal turista romano, “deluso” dalla movida pinetese, ha scatenato non poche reazioni. Tra queste, la replica del consigliere comunale di opposizione, Luca Di Pietrantonio, che pubblichiamo di seguito.

Avendo letto l’accorata lettera del turista romano deluso e ferito dalla realtà pinetese, non posso esimermi dall’intervenire in questa querelle che attanaglia Pineto da ormai troppi anni. Premetto di replicarLe, in qualità di semplice consigliere comunale (per di più di opposizione), quindi a titolo assolutamente personale, senza, pertanto, volermi arrogare la facoltà di esternare la volontà di un’intera Amministrazione, non essendo il sottoscritto nè Sindaco, né Assessore al ramo di riferimento. Seppur felice che Lei abbia prescelto Pineto come meta delle sue vacanze estive ed autunnali, sino ad acquistare casa, ciò non implica necessariamente il diritto di determinare a propria immagine e somiglianza le abitudini di un intero paese e di un’intera collettività. Dal clamore che la sua iniziativa ha suscitato (magari lo ha fatto proprio per questo) e dalle molteplici reazioni, comprenderà da sé, che Pineto è città viva, città che reclama la propria identità e che non ci sta assolutamente ad essere considerata alla stregua di un “mortorio” o di un paese per nostalgici del coprifuoco. Purtroppo sono consapevole che il binomio Pineto-Assoluto Riposo è da tempo luogo comune, ma è bene che qualcuno si esponga per iniziare a sfatare questo pesante fardello o quantomeno per alleggerirne il carico spesso troppo oneroso. Magari la sorprenderà, ma anche Pineto annovera, tanti giovani desiderosi di spazi e punti di aggregazione ed in un momento di congiuntura negativa, come quello attuale, c’è solo da esser grati a chi investe, ancora, tempo e denaro, come i gestori dei nostri locali, per creare, anche da noi, luoghi di sano e puro divertimento, facendo sì, peraltro, che i residenti, giovani e non, evitino “pericolosamente” di mettersi alla guida per effettuare spostamenti verso altre più appetibili mete. Peraltro, a me risulta, che ciò che Lei diffidentemente definisce una discoteca, nulla è che un ristorante ove il venerdì ed il sabato vi è musica dal vivo, rigorosamente fino all’una di notte, e che sia, come del resto gli altri locali di Pineto, un luogo sicuro, tranquillo e diligentemente gestito; pertanto, del tutto non plausibili sono le sue affermazioni circa clacson, schiamazzi e musica a tutto volume fino alle 5 del mattino che, di certo avrebbero causato l’intervento delle forze dell’ordine, ben prima delle 5:00. Non posso poi non rilevare la sua scarsissima tolleranza visto che come lei stesso riferisce si è recato ad abitare nell’agognato appartamento, solo il 4 novembre ed il 5 dello stesso mese, già si duole del vicinato ed “arringa” risposte dai nostri amministratori… magari aspettare qualche giorno in più o conferire direttamente con i gestori avrebbero giovato, sicuramente, a lei e all’intera comunità. Fatte queste doverose premesse ed in attesa che personaggi più autorevoli del sottoscritto, quali Sindaco, Assessori ed altri membri della maggioranza le diano le agognate risposte, le evidenzio che è indubbiamente un bene che, anche a Pineto vi siano luoghi di intrattenimento, aggregazione e socialità, e sono convinto che ogni Amministrazione abbia il dovere di impegnarsi per tutelare e salvaguardare simili iniziative da chi, purtroppo, pretende che Pineto sia un paese scialbo, silente e privo di ogni vitalità. Per il resto spero che quanto accaduto sia foriero di un reale cambiamento, che conduca, finalmente, anche a Pineto, a coniugare e far coesistere “i sogni” di chi vuol riposarsi ed i desideri di chi vuol divertirsi, ma affinchè ciò sia possibile è certamente necessario avere maggiore capacità di venirsi incontro e comprendere le esigenze chi è portatore di interessi contrapposti”.

 

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