Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è giunto nel Teramano, nei luoghi colpiti dal terremoto e dal maltempo.
Il premier è arrivato a Montorio al Vomano accolto dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, dal prefetto, Graziella Patrizi, dal sindaco Gianni Di Centa, dal vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli. Subito dopo Gentiloni si recherà a Teramo dove, alla Provincia, incontrerà i sindaci del territorio.
L’incontro con il sindaco. È durato circa una ventina di minuti l’incontro istituzionale a porte chiuse nell’Aula consiliare del municipio di Montorio al Vomano con il presidente del Consiglio e i vertici della Regione Abruzzo e della Provincia di Teramo. Al premier Paolo Gentiloni il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa ha illustrato brevemente la situazione di difficoltà della comunità locale, alle prese con uno dei più alti numeri di sfollati dalle abitazioni per le conseguenze dei terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi e del maltempo che ha colpito duramente il teramano a metà gennaio.
Il punto fondamentale sul quale il primo cittadino ha insistito è la richiesta di celerità nella ricostruzione: “Servono provvedimenti shock – ha detto Di Centa a Gentiloni – a un malato grave non serve una cura con l’aspirina”. Il riferimento è allo sblocco delle procedure per la ricostruzione, già avviate dopo il sisma del 2009, che tra l’altro riguardano l’avvio dei lavori del nuovo polo scolastico.
“Voglio che la mia regione abbia, a fronte di danni significativi e misurabili che si rilevano dal crollo di prenotazioni e da meno opportunità, uno strumento idoneo e rilevante. Questa visita istituzionale deve aiutarci a fotografare e a rilevare quali possono essere le più adatte risposte di carattere normativo e finanziario. Dobbiamo considerare i cosiddetti danni indiretti perchè le comunità colpite possano trovare risarcimento e ripartenza” . Così il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, questa mattina, a Montorio, alla presenza del premier Gentiloni, ha sostenuto la richiesta del riconoscimento dei danni indiretti, rimarcata per far ripartire l’Abruzzo dal punto di vista turistico, motore insostituibile dell’economia regionale. Nel suo intervento ha evidenziato come le conseguenze del maltempo si siano rilevate catastrofiche per commercio, turismo e servizi.
“Portiamo i segni di una interruzione – ha aggiunto D’Alfonso – che in quella settimana ha portato movimenti sismici e una nevicata per oltre 20 milioni di tonnellate che si è abbattuta sull’Abruzzo e sulla vitalità economica e culturale della nostra regione. La conseguenza è stato il blocco di uno dei servizi fondamentali quali la copertura di energia elettrica e, conseguentemente, la connessione telefonica. Infine la caduta verticale di fiducia si è avuta con le esternazioni della Commissione Grandi rischi. In realtà, dopo il terremoto di agosto e ottobre 2016 – abbiamo trovato una pronta risposta normativa finanziaria e della governance che dà luogo alla rilevazione dei danni diretti da maltempo su beni pubblici privati e religiosi. Rimane senza nessuna copertura ciò che noi abbiamo patito come danni indiretti. Abbiamo località turistiche che sono circondate dal vuoto, conseguenza della paura. Abbiamo bisogno, pertanto, di strumenti adeguati”. Un altro importante tema che presenta profili d’urgenza toccata da D’Alfonso è stata la resistenza sismica dell’edilizia scolastica della regione. “La nostra prima risposta – ha proseguito il Presidente – è stata mettere in campo la disponibilità di 30milioni di euro per tutte le verifiche sismiche che dovranno nutrire gli investimenti di edilizia scolastica. Servono spazi idonei per la formazione e l’educazione delle nostre giovani generazioni”.