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Elezioni Tortoreto, Mauro Di Bonaventura rinuncia alle primarie: la lettera

Tortoreto. Mauro Di Bonaventura rinuncia alle primarie del centrosinistra. A poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione della candidature (alle ore 20 di martedì 31 gennaio) c’è il rischio concreto, a questo punto, che le primarie indette dal Pd possano non tenersi.

 

In serata, infatti, Mauro Di Boaventura (in passato segretario Dem) ha ufficializzato la sua decisione di fare un passo indietro. E lo ha fatto con una con una lunga lettera scritta all’attuale segretario cittadino, Stefania Barlafante.

 

Nella nota Di Bonaventura non nasconde di sentirsi “rammaricato per la decisione che ho dovuto prendere, ma sereno per il percorso intrapreso”.

 

La lettera

 

“Ho ritenuto utile riferirlo ora senza attendere la formalizzazione delle altre candidature, sottolineando che il mio gesto è legato soprattutto alla dimostrazione che il partito non si è mai lacerato o spaccato, si è intrapreso un percorso ed un metodo condivisibile da tutti, per questo rinuncio con la speranza che tutti i personalismi spariscano e si metta in moto la macchina organizzativa per vincere le elezioni 2017”.

Ritengo, infatti, che in un passaggio così cruciale il PD debba presentarsi unito, solido e forte, all’interno di un’ampia coalizione di forze politiche e civiche. La nostra forza dipenderà da quanto saremo capaci di attrarre, allargando il nostro perimetro, perché il progetto per un futuro della nostra città non si esaurisce in ciò che rappresentiamo come centrosinistra, e richiede la capacità di comporre la forza di innovazione delle nuove generazioni e la competenza di una classe politica e amministrativa cresciuta in questi anni.

Non posso nascondere che vivo un legame intenso e profondo con questa città, con molti dei suoi gangli vitali, che hanno contribuito a formarmi umanamente oltre che politicamente.

Con essi e con molte persone del paese in questi mesi mi sono confrontato. È mia convinzione, infatti, che la maturità di una leadership si manifesti anche nella propensione a condividere le decisioni importanti, oltre che un progetto.

Dovremo essere più ambiziosi e coraggiosi, non aver timore di pensare con una “testa europea”, perché la competitività di un territorio in questi tempi si misura sulla capacità di promuovere ricerca, innovazione e internazionalizzazione; si fonda sul sapere, sulla conoscenza e sulla cultura, sul sostenere un modo innovativo di fare impresa, sia essa profit o no profit, sull’offrire un nuovo welfare, assicurando il sostegno alle progettualità nate e consolidate nei nostri quartieri.

Dovremo utilizzare le occasioni di trasformazione degli spazi urbani come investimento per un nuovo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, dovremo scommettere sui settori indicati dall’Europa come trainanti per i prossimi anni, dovremo saper corrispondere alle esigenze delle nuove generazioni, alla fame di spazi pubblici come occasione di bellezza e fruibilità. Rigenerare questa città dovrà essere il nostro obiettivo primario. Per queste ragioni, con questi obiettivi, io ci sarò, in prima linea come sempre”.