Roseto degli Abruzzi. Il Consiglio comunale di ieri, martedì 24 gennaio, ha approvato una risoluzione, proposta dal gruppo di maggioranza e approvata con 11 voti a favore e 5 astenuti, con la quale si chiede – tramite sindaco e giunta –
Tra le richieste un impegno per la sospensione dei termini fiscali e amministrativi, nonché la sospensione dei pagamenti delle utenze domestiche e aziendali, soprattutto legate all’energia elettrica; la possibilità di una class action nei confronti dell’azienda erogatrice del servizio elettrico; un preciso e puntuale cronoprogramma.
“Taci e vai a studiare il territorio”. Il sindaco Sabatino Di Girolamo si è rivolto così al consigliere di Casa Civica Angelo Marcone, reo di aver criticato la gestione del piano neve nella frazioni durante il consiglio comunale di ieri.
Successivamente è stato espresso voto negativo alla mozione presentata da Nugnes e dallo stesso Marcone sulla possibilità di intercettare per miglioramenti infrastrutturali i fondi del Masterplan rifiutati dal comune di Teramo, che ammontavano a 10 milioni di euro.
“Durante l’assise di ieri – afferma il neo consigliere provinciale Mario Nugnes – abbiamo avuto ancora una volta conferma di come sia politicamente arroccata dietro le proprie necessità e difensivista questa maggioranza.
L’apertura ad emendare con altre opere prontamente cantierabili la nostra proposta sui “fondi Masterplan” evidenzia nuovamente i controsensi di quest’amministrazione; -continua Nugnes – chiedono fondi ma rifiutano un documento congiunto con un’opposizione costruttiva arrampicandosi sugli specchi, probabilmente consapevoli del fatto che avrebbero problemi nel gestire rapporti tutt’altro che semplici nella filiera, come emerso qualche settimana fa sulla stampa locale.
Rispondendo negativamente a questa mozione ci si gira per l’ennesima volta dall’altra parte, con quei dieci milioni utilissimi a rilanciare il valore della città.”
Il capogruppo di Roseto nel Cuore, Angelo Marcone, in merito alle dichiarazioni rivolte dal Sindaco nei suoi confronti commenta così: “Sono veramente esterrefatto e molto dispiaciuto! Mai mi sarei aspettato tutto questo da una persona distinta e pacata qual’era Di Girolamo prima di essere eletto a primo cittadino.
Di Girolamo ha usato toni inaccettabili, sintomo forse della poca serenità di quest’ultimo nel governare questa città in un momento così delicato per l’intera comunità: d’altrocanto questi toni non sono stati solo rivolti a me ma anche a tutti i giovani che scelgono di entrare in politica con atteggiamento critico e costruttivo, svolgendo il proprio lavoro con passione e dedizione.
Questo stile arrogante e poco umile si conferma nuovamente purtroppo e la città non merita questo modo di governare.”
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, dinanzi all’interrogazione presentata dal Capogruppo di “Avanti X Roseto”, Enio Pavone, in merito alla gestione della prima emergenza neve, quella che ha avuto inizio lo scorso 5 gennaio e si è protratta almeno fino al 10 gennaio, Di Girolamo ha accusato l’ex primo cittadino di odio personale nei suoi confronti.
“Sono francamente ancora una volta sconcertato dall’atteggiamento del Sindaco Di Girolamo nei confronti delle opposizioni, colpevoli a suo dire di fare solo il proprio lavoro, e che dimostra come il primo cittadino rosetano non accetti alcun tipo di critica e confronto democratico” dichiara Pavone.
“A tal proposito ritengo doveroso ribadire come l’opposizione stia facendo il proprio dovere istituzionale in maniera corretta, impostando le proprie “battaglie” solo sui contenuti e su argomenti di interesse generale, un qualcosa che evidentemente da fastidio all’Amministrazione monocolore Pd che, in questi sei mesi di governo, ha già palesato tutti i suoi limiti”.
“Entrando nello specifico dell’interrogazione, seppur tra mille difficoltà, abbiamo appurato che nel corso della prima nevicata non è stato attivato a Roseto degli Abruzzi il C.O.C., ovvero il Centro Operativo Comunale, esponendo pertanto la nostra Città al rischio di non ottenere alcun rimborso per le spese sostenute in quel periodo di emergenza, come ribadito con apposita nota dello scorso 13 gennaio dalla Giunta Regionale, qualora il Governo accorderà lo stato di calamità naturale all’Abruzzo.
Che a tutt’oggi l’Amministrazione comunale non ha adottato alcuna delibera di Giunta per la dichiarazione dello Stato di calamità naturale, condizione necessaria per ottenere eventuali risarcimenti danni che lo Stato, tramite la Regione, può concedere a privati e imprese per i danni causati dal maltempo.
Che il Municipio i giorni 6, 7 e 8 gennaio 2017 era chiuso, malgrado l’emergenza, e che quindi i rosetani non sapevano, in concreto, a chi rivolgersi per segnalare criticità e disagi. Che non esiste alcun numero di cellulare istituzionale del Sindaco Sabatino Di Girolamo a cui i cittadini possono rivolgersi e che per questo motivo non è pubblicato sul sito del Comune e che ad oggi, dopo circa nove giorni di maltempo, ci sono ancora famiglie senza corrente elettrica a Roseto degli Abruzzi, in particolare nella frazione di Casal Thaulero” dichiara l’ex primo cittadino rosetano.
“Pertanto, pur avendo apprezzato l’impegno e la dedizione dei dipendenti comunali, dei volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa e delle Giacche Verdi, non posso non evidenziare la scarsa presenza e la poca incidenza istituzionale mostrata da chi ci governa nei confronti dell’Enel e nel coordinamento a livello istituzionale dell’emergenza”.