Teramo, M5S e 3.0: “Riavviare subito le attività didattiche”

Ci sarà tutto il tempo per verificare colpe e negligenze ma ora occorre riavviare al più presto le attività didattiche. In una nota congiunta, i consiglieri comunali di opposizione Maria Cristiana Marrone di Teramo 3.0 e Fabio Berardini, del Movimento 5 Stelle, auspicano un più rapido ritorno alla normalità con la ripresa delle attività didattiche “non solo perché l’anno scolastico rischia di essere compromesso, ma soprattutto perché è necessario dare continuità di insegnamento e di apprendimento a tutti gli studenti di ogni ordine e grado”.

È noto”, scrivono i consiglieri, “che gli edifici scolastici dovranno subire controlli e verifiche accurati prima di poter essere riaperti alle attività ordinarie, ma sin da subito appare non procrastinabile un piano di comunicazione con le famiglie e una piattaforma informatica per consentire l’interazione fra insegnanti ed alunni. Al contempo è fondamentale allestire strutture provvisorie per la ripresa delle attività didattiche, adoperando ogni mezzo e ogni accorgimento per poter ripartire: dalle tensostrutture alle tende riscaldate, dall’utilizzo temporaneo di locali pubblici e privati idonei allo scopo alla programmazione di turni pomeridiani nelle scuole che sono sismicamente sicure”.

Urgente, inoltre, per i due consiglieri è la richiesta al Ministero della Pubblica Istruzione e alla Protezione Civile dei Musp, le strutture prefabbricate che sostituiscono temporaneamente le scuole danneggiate o comunque inagibili. Così come è indispensabile che tutto il personale scolastico sia messo in condizione di lavorare in sicurezza, con la verifica della sicurezza degli edifici scolastici propedeutica al rientro al lavoro del personale Ata e delle educatrici dei nidi comunali.

E rimandando ogni discussione sulla possibile realizzazione di un nuovo polo scolastico d’avanguardia, Marrone e Berardini indicano nell’area della ex Villeroy alla Gammarana, il luogo ideale per convogliare anche l’intera popolazione scolastica comunale, vista l’ampiezza della zona, l’adeguata viabilità, la presenza di strutture sportive vicine e considerando che parte di essa sarebbe ancora di proprietà dell’Agenzia regionale per le attività produttive “ per cui un coordinamento con la Regione Abruzzo potrebbe consentire una rapida e condivisa soluzione che dia una prospettiva al futuro della scuola nel capoluogo”

Agire in fretta e bene, dunque, per evitare quello spopolamento verso la costa di cui la città di Teramo sta già tastando le prime conseguenze.

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