Ospedale Atri, Monticelli chiama sindaci a raccolta

monticelli_lucianoPineto. Non si ferma la battaglia del sindaco di Pineto Luciano Monticelli contro la sorte dell’ospedale San Liberatore di Atri. Dopo la notizia relativa al nuovo provvedimento della Asl di Teramo, che rende operativo il reparto di psichiatria solo per dodici ore al giorno, il primo cittadino pinetese promette il ricorso al Tar dell’Aquila e si rivolge ai sindaci del comprensorio della Val Fino.

“Il mio appello – dichiara in proposito Monticelli – è a tutti gli amministratori dell’area, che sono stati chiamati a tutelare la collettività. Che fine hanno fatto? Alla luce di quanto sta accadendo non possiamo rimanere indifferenti e mettere a rischio la salute dei nostri concittadini, che non avranno più un presidio ospedaliero di riferimento”.

Per questo motivo e in attesa di muovere i primi passi da un punto di vista legale, il primo cittadino invita i sindaci della zona a farsi avanti e a difendere il San Liberatore assieme a tutta la comunità locale.

“Non sono stati mantenuti degli impegni – continua Monticelli – e così oggi i cittadini, per ricoversarsi, devono rivolgersi altrove, quando a due passi abbiamo un presidio di eccellenza per il quale erano stati assicurati grandi investimenti”.

Il riferimento è a strumentazioni quali litotritore, tac a 16 strati, gamma camera e risonanza magnetica, più volte promessi dagli amministratori regionali e dai vertici della Asl nel corso di assemblee pubbliche e conferenze, ma che gli operatori aspettano ancora.

“Per tutte queste ragioni – conclude il primo cittadino pinetese – chiamo a raccolta i sindaci del comprensorio, affinchè facciano sentire la loro e perché insieme ci mobilitiamo e allarghiamo il fronte della protesta”.

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