Alba Adriatica. La gestazione è stata decisamente sofferta, ma il parto rischia di esserlo altrettanto. E’ una vicenda dai contorni tipicamente italici quella che connotando la realizzazione prima, e la fruibilità poi, della nuova scuola materna di via Dei Ludi. Il cantiere, dopo vicissitudini che si sono susseguite per un paio di lustri, è stato riconsegnato al Comune, che però prima di poter inaugurare l’attesa (e necessaria) opera pubblica dovrà occuparsi di sistemare anche un’incombenza che si è materializzata strada facendo: la realizzazione della vasca antincendio, e soprattutto delle protezioni richieste dei vigili del fuoco per le pompe. Adempimento, questo, necessario per ottenere l’agibilità e dunque poter inaugurare la struttura. Al di là degli aspetti di natura tecnica e burocratica (quando è stato approvato il progetto definito, nel 2007, la cosa non era contemplata dalle leggi sulla sicurezza), l’effetto pratico è che il nuovo polo per gli alunni delle materne non aprirà, come era stato ipotizzato nei mesi scorsi, con l’avvio del nuovo anno scolastico. Slittamento, questo, che ha messo già in allarme i genitori, anche perché i vecchi edifici scolastici presentano, chiari, i segni dell’usura. Nei prossimi giorni la giunta comunale approverà il progetto per sistemare la vasca anti-incendio (il costo dell’intervento è di 40mila euro) e poi saranno fatti i lavori per ottenere tutte le certificazioni del caso. Fare delle previsioni sull’apertura del nuovo plesso, al momento, è difficile e resta complicato prevedere che la cosa possa concretizzarsi durante le vacanze di Natale, anche perché andrebbe organizzato tutto il trasloco e acquistate quelle attrezzature (sia in cucina che per la didattica) mancanti. In attesa che la grana sia risolta, la giunta municipale ha approvato un atto di indirizzo politico che prevede la soppressione di tre scuole materne (via del Concordato, via Duca d’Aosta e via delle Regioni), una volta che sarà aperta quella di via dei Ludi. Sarebbe mantenuta, almeno inizialmente, la scuola di via Olimpica, capace di ospitare un centinaio di alunni e che ha i locali cucina a norma. Atto di indirizzo che, però, va confrontato con quelli che saranno i tempi di apertura della nuova scuola.