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Teramo, aumenti Tia. Confartigianato, Cna e Casartigiani chiedono al sindaco un incontro urgente

Teramo. Un incontro urgente contro l’approvazione del nuovo regolamento per l’applicazione della Tia del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. È quanto richiesto dai presidenti Luciano Di Marzio, Gianfredo De Santis e Giulio Falone, rispettivamente di Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani di Teramo, Associazioni datoriali di rappresentanza dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa della Provincia di Teramo al sindaco e al vicesindaco del Comune di Teramo, Maurizio Brucchi e Alfonso Di Sabatino Martina.

Nel nuovo regolamento, tramite il quale sono state calcolate le cartelle che in questi giorni stanno ricevendo le imprese e le famiglie teramane, è stato infatti abrogato l’articolo 13 riguardante le percentuale di riduzione della superficie su cui applicare la tariffa per le attività che producono contestualmente rifiuti urbani e/o speciali assimilati agli urbani e di rifiuti speciali non assimilati e/o pericolosi.

“Chiediamo continuamente” spiegano in proposito “semplificazioni e minore burocrazia ricevendo in cambio sempre maggiore confusione e inutili perdite di tempo per le nostre imprese. Non è immaginabile che oltre all’aumento della tariffa del 14% le imprese non debbano sapere con certezza quale sia la riduzione spettante in base all’attività svolta; cosa ancor più grave è che ogni imprenditore per conoscere tale riduzione tariffaria debba rubar tempo all’attività lavorativa per recarsi di persona presso gli uffici competenti senza avere, nonostante ciò, la certezza che quella stessa riduzione verrà applicata a tutte le attività dello stesso settore senza discriminazioni o differenziazioni di sorta. Siamo stanchi di ascoltare le giustificazioni del Sindaco circa l’aumento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti, aumento dovuto al fatto che i rifiuti devono essere portati fuori provincia. A nostro giudizio, invece di continuare a fare dichiarazioni di questo genere, dovrebbe attivarsi con urgenza, in collaborazione con la Provincia e la Regione Abruzzo, scegliendo con coraggio nella nostra provincia siti idonei allo smaltimento, o adottando soluzioni alternative come la costruzione di termovalorizzatori, ecc. trasformando il costo per i cittadini in nuove entrate per il comune, come già accade in altre zone d’Italia dove i rifiuti sono considerati importanti risorse”.

Chiesto, inoltre, che venga chiarita come mai alla crescita esponenziale della raccolta differenziata, grazie all’attivazione del porta a porta, “non corrisponda una riduzione dei costi per i cittadini e per le imprese, che sarebbe giustificata dal duplice vantaggio di avere minori rifiuti da conferire in discarica e un aumento del materiale differenziato da poter commercializzare quali plastica, vetro, ecc, che determinerebbe un aumento delle entrate per la Te.Am. S.p.a.. La Confartigianato Imprese, la CNA e la Casartigiani di Teramo ribadiscono la necessità di un urgente incontro per la risoluzione della problematica esposta in quanto le stesse sono sollecitate quotidianamente dalla stragrande maggioranza dei soci che in questi giorni si sono visti recapitare cartelle di pagamento raddoppiate ed in alcuni casi triplicate rispetto agli anni precedenti”.