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Alba Adriatica, lotta erosione: il sistema Bms conquista tutti

Alba Adriatica. Lo spunto per una riflessione, accurata, che le istituzioni a vari livelli dovranno fare, è stato lanciato. Ora spetterà alla politica catalogarne la bontà e soprattutto individuare le forme di finanziamento utili per veicolare un progetto, che sulla scorta di sperimentazioni già effettuate in alcune località costiere dello Stivale (Ostia, Metaponto, Lido di Iesolo, Procida), ha già prodotto risultati incoraggianti. Ha sicuramente aperto un fronte nuovo, nella decennale lotta all’erosione costiera, il convegno promosso dal circolo del Pdl di Alba Adriatica (di concerto con quelli di Martinsicuro, Tortoreto e Giulianova), che si è svolto nella sala conferenze. Nell’occasione, è stata illustrata la tecnica del Bms (Beach Management System), utilizzata da qualche anno nel campo dei sistemi di difesa costiera. Il prof. Roberto Rossetti (della Geco Srl, che ha brevettato il sistema), ha illustrato, anche con l’ausilio di un video e di un corposo materiale fotografico, quelle che sono le caratteristiche della progettualità e dei risultati raggiunti laddove applicato. L’obiettivo principale del Bms, è quello di stabilizzare l’arenile e di arrestare l’erosione, da qui la dicitura di Rsa (recupero e stabilizzazione degli arenili). Da un punto di vista tecnico, si tratta di installare dei tubi permeabili sotto la superficie freatica dell’arenile, che poi catturano le onde e consentono di far depositare la sabbia, trasportata dal moto ondoso, sulla battigia. In poche parole si tratta di drenare l’acqua in eccesso, che poi viene filtrata e rimessa in mare o convogliata per altri usi, l’acqua in eccesso. I tubi, una volta installati, non sono visibili e la progettualità presenta un bassissimo impatto ambientale. Il sistema non produce rumori o odori e una volta realizzato, per farlo funzionare, serve solo un’utenza elettrica. Nel caso di specie, si tratta dunque di un sistema dinamico e non passivo. Di sicuro, ora andrà anche eventualmente testato sul litorare Teramano, che presenta delle caratteristiche particolari. Al convegno, oltre alla presenza di diversi operatori turistici, sindaco ed amministratori del comprensorio, ha preso parte lo stato maggiore del Pdl. All’invito di Renato Rasicci, vice-presidente della giunta provinciale e reggente del circolo Pdl di Alba, hanno risposto il Senatore Fabrizio Di Stefano, l’assessore regionale Angelo Di Paolo, il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, l’assessore provinciale Elicio Romandini, oltre al rettore Rita Tranquilli Leali. Il progetto, nella sua complessità, ha generato curiosità ed interesse, anche e soprattutto da parte dei rappresentati istituzionali della Regione, che hanno ribadito che i vecchi sistemi, in parte superati, non hanno prodotto straordinari risultati. Nell’ottica di una risoluzione generale del problema, il sistema Bms potrebbe rappresentare, in questo frangente, una panacea. Ora, alle parole, bisognerà far seguire i fatti e iniziare a finanziare uno studio di fattibilità e magari anche la realizzazione del progetto. I costi? Nella circostanza, ovviamente, non sono stati quantificati, anche perchè poi l’intervento va tarato sulla singola realtà, anche se pare che economicamente parlando, sia più conveniente rispetto ai sistemi già utilizzati in passato (pennelli, scogliere, ripascimento morbido).