Roseto, il sindaco Pavone alle prese con il puzzle della sua Giunta

pavoneRoseto. Sarà giovedì prossimo il giorno in cui la nuova amministrazione targata Pavone si presenterà ufficialmente alla cittadinanza. Questa mattina è infatti stato fissato al 16 giugno il primo consiglio comunale post centrosinistra. Sette giorni di tempo, dunque, perchè il nuovo sindaco riempia le sei caselle (cinque assessori più il presidente del consiglio) della giunta che dovrà amministrare Roseto per i prossimi cinque anni. E i punti interrogativi sono ancora vari.

Con un ufficio pressochè assicurato sono Alessandro Recchiuti (Udc), Fabrizio Fornaciari (Pdl) e Alfonso Montese(Obiettivo Comune). Il primo è al momento in pole position per l’assessorato alle Politiche Sociali, anche se il partito starebbe anche ragionando se virare su altre deleghe. Per il leader di Obiettivo Comune, oltre al vicesindaco, in base agli accordi pre elettorali spetterebbero le deleghe a Turismo ed Attività Produttive. Per il resto tutto è ancora in divenire. Determinante sarà la posizione dei liberalsocialisti, cui potrebbe spettare un assessorato, che gli uomini di Pavone gradirebbero di peso mentre il Pdl provinciale vorrebbe non di primo piano. Negli ambienti socialisti era anche circolata l’ipotesi di non chiedere alcun assessorato, assicurandosi magari la presidenza del consiglio, ma la presenza assidua di Camillo Di Pasquale, secondo più votato della lista, nelle riunioni che in questi giorni il neo sindaco sta tenendo in comune con i dirigenti farebbe pensare diversamente. Riunioni alle quali era presente Nicola Di Marco, il più votato a Roseto e vero deus ex machina della vittoria del centrodestra, che però autorevoli voci darebbero in lizza per la prossima presidenza del Ruzzo. Avrebbe invece rifiutato l’ipotesi assessorato Antonio Iannetti, primo eletto nel listino di Pavone, che avrebbe preferito la permanenza in consiglio comunale. In corsa per una delega rimarrebbe invece Mirko Vannucci, secondo più votato nel Pdl.

Insomma, si aspettano i liberalsocialisti, la cui posizione determinerà a cascata tutta una serie di dinamiche che potranno definitivamente chiarire il volto della prossima giunta.

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