Roseto degli Abruzzi. ‘Noi di Destra Sociale Abruzzo diciamo NO alla tassa di soggiorno sul territorio costiero della provincia di Teramo’.
La Destra Sociale Abruzzo dice No al pagamento della tassa di soggiorno per il Comune di Roseto al fine di implementare sul territorio l’afflusso di turisti che soprattutto negli ultimi anni preferiscono non tornare a causa di ‘sporcizia , rumorosità e prezzi alti rispetto alla qualità dei servizi erogati’.
Lo afferma in una nota Giannina Candelori, coordinatore regionale Destra Sociale.
‘Con la crisi economica globale si avrebbe un flusso migratorio di turisti verso comuni che non adottano il pagamento della tassa, noi di Destra Sociale proponiamo un abbassamento delle tariffe in linea con la crisi economica del settore turistico imprenditoriale.
Nel qual caso dovesse essere applicata, la Destra Sociale chiede massima trasparenza su destinazione dei proventi.
Il D.L. 23/2011 stabilisce che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno deve “essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”.
Tuttavia dalla rilevazione effettuata dall’Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno curato dal centro studi Panorama Turismo emerge soprattutto che le Amministrazioni Comunali faticano a dichiarare con chiarezza gli investimenti che effettuano con i proventi dell’imposta di soggiorno.
Di certo si assiste ad una notevole diversità nella gestione di tali fondi: sono pochi i casi in cui i rappresentanti del Comune decidono, insieme alle associazioni di categoria, dove investire tali proventi, perché nella maggior parte dei casi le Amministrazioni gestiscono tali fondi in maniera autonoma, senza concertazione con le categorie.
Si tratta di incassi che vengono destinati alle attività più varie, anche di spesa corrente o per non identificati “fini sociali”, non sempre in linea con le finalità turistiche.
Emerge così che le priorità primarie dei Comuni, per quanto riguarda gli investimenti effettuati con gli incassi dell’imposta di soggiorno, siano quelle relative agli “eventi e manifestazioni” (16,4%), al “restauro e manutenzione musei e monumenti” (13,3%) ma alta è anche la quota destinata per le “strade ed il miglioramento della viabilità interna” (8,2%), all’”arredo pubblico” (7,6%), al “sostegno agli uffici IAT” (5%), alla “pulizie e decoro cittadino, al verde pubblico” (4,8%) alla realizzazione di “sito web” (3,8%) e “wi-fi e hotspot” (3,6%).