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Giulianova, Pd difende Mastromauro per i parcheggi a pagamento e accusa: “colpa del Federalismo fiscale”

Giulianova. Anche l’Unione comunale del Partito Democratico interviene in merito ai parcheggi a pagamento che saranno realizzati a breve in alcune zone di Giulianova.

In una nota a difesa dell’operato dell’amministrazione Mastromauro, si legge: “E’ fuori dubbio che il fatto di dover pagare le tasse è cosa poco simpatica, ed è anche un gene quasi assente nel dna di noi italiani. Fuori dubbio è però anche il fatto che un sindaco deve preoccuparsi di rendere fruibili una serie di servizi per la sua collettività quali il servizio scuolabus, le mense per gli asili nido, i centri di aggregazione per gli anziani, le opere di manutenzione delle scuole, delle strade e quant’altro. Il federalismo fiscale dovrebbe rappresentare, in teoria, il giusto strumento affinché, responsabilmente, ogni comunità locale si abitui a chiedere ai politici quanto sopra in base alle proprie capacità contributive e a chiederne  conto. Nella pratica, l’attuazione del federalismo si sta rivelando, questa sì, una delle scelte più scellerate mai perpetuate a danno dei cittadini. I tagli dei trasferimenti statali fatti dal governo centrale in questo esercizio ma anche e soprattutto nei prossimi, hanno un solo risultato e cioè quello di costringere i Comuni ad applicare nuove  tasse senza che lo Stato  diminuisca in alcun modo la propria pressione fiscale. E la cittadinanza deve sapere che questa semplice equazione è conosciuta anche e soprattutto da chi oggi si strappa le vesti per i parcheggi a pagamento. Dicano, costoro, agli operatori turistici che dal prossimo anno si dovrà inserire anche la scellerata tassa di soggiorno (risparmiata per l’anno in corso a differenza di altri Comuni); dicano ai cittadini che con ogni probabilità occorrerà effettuare uno scellerato aumento delle tariffe della tassa sui rifiuti e sui servizi a domanda individuale (non attuato per l’anno in corso a differenza di tanti altri Comuni)”.
Ma al Pd giuliese sorgono due domande da rivolgere all’opposizione di centrodestra che, tanto, ha criticato il ricorso agli stalli con le linee blu: “Spieghino ai cittadini, come mai non si stracciano le vesti di fronte alla “scellerata” indifferenza con cui la Giunta Regionale ha affrontato i danni dell’alluvione verificatasi a marzo? Se non fosse intervenuto il Comune a proprie spese i nostri operatori turistici rovinati dai parcheggi a pagamento, come avrebbero affrontato la stagione con tonnellate di immondizia sulle spiagge? E dicano anche che, mentre il Governo stanzia milioni di euro (giustamente) per le calamità subite dalla regione Veneto, il nostro territorio viene semplicemente dimenticato ed il nostro Governatore Chiodi immagina di indire una nuova scellerata tassa (tassa sulle disgrazie) per sopperire all’incapacità della parte politica da lui rappresentata”.
Nel frattempo nell’ultimo incontro nella storica sezione di via Thaon de Revel si è deciso per una manifestazione a fine maggio a sostegno dei referendum in programma a giugno.

 

Il commento di Antonio Burrini (Lega Nord). “E’ la seconda volta che scaricano la colpa delle strisce blu sul federalismo e sull’attuale governo; prima l’assessore al bilancio Melozzi (Api) direttamente alla riforma federalismo voluta dalla Lega, e oggi il partito del sindaco (forse, perché quasi tutti gli eletti Pd lo hanno abbandonato)”. Il commento di Antonio Burrini (Lega Nord) che aggiunge: “il federalismo fiscale non è un problema ma una soluzione, chi sbaglia prende e va a casa. Perché non chiedono all’assessore dove sono andati a finire i soldi versati dai cittadini per la Tarsu? E’ forse causa di una politica scellerata e di una sbagliata politica di utilizzo delle risorse che si tramandano da anni e oggi privi di idee e soluzioni, rimettono le mani in tasca ai cittadini accreditando la colpa alla riforma? E’ ora che vadano via, oggi il cittadino, con la riforma sul federalismo fiscale, saprà perché paga un tributo, a chi lo paga, dove vanno a finire i suoi soldi, come e per quale servizio verranno utilizzati. Quindi il cittadino-elettore potrà giudicare con la massima trasparenza.  che l’assessore e i componenti della sezione locale del Pd lascino spazio ad una classe politica meritevole e capace, non c’è spazio per scaricare responsabilità, per l’inefficienza e per gli sprechi. In maniera chiara e trasparente l’operato degli amministratori sarà visibile, trasparente e quindi valutabile da parte di tutti per cui chi sbaglia, chi spreca, chi non lavora va a casa e non prospera come accade ora”.

Mellozzi risponde alla Lega Nord. “Premetto che non sono affatto contrario al federalismo municipale in generale, ma non posso accettare assolutamente questo federalismo che non ha né capo né coda e che penalizza fortemente i cittadini. Le affermazioni espresse dal sig. Burrini appaiono una faticosa ma vana arrampicata sugli specchi, di chi è consapevole che i capricci della sua Lega Nord, hanno gettato i comuni italiani verso il baratro, con l’approvazione di un federalismo fiscale che piace solamente ad alcuni comuni del Nord (e non a tutti). Un federalismo che ha tagliato ai comuni (e quindi ai cittadini), che non ha introdotto misure correttive (il fondo perequativo ancora è da definire), che umilia i comuni e le regioni del centro-sud. Per il momento, insomma, ci hanno solo tolto. Al sig. Burrini, nel dirgli che a Giulianova la TARSU copre circa 70% dei costi di raccolta e smaltimento per scelta dell’amministrazione, per non gravare sui cittadini in questa fase economica delicata, chiedo di spiegare, nell’ottica della riduzione della spesa pubblica … come mai, dopo aver cantato e strillato ai quattro venti la volontà di sopprimere le Province (definite dalla Lega come una vera e propria fucina di sprechi,) una volta eletti nei consigli provinciali e nominati nelle giunte provinciali non abbiano provveduto a sopprimerle ma, al contrario, si sono seduti su quelle comode poltrone. Credo che il sig. Burrini si debba rassegnare a rappresentare un partito che con la nostra realtà ha ben poco a che fare … noi siamo il popolo del mare e del Gran Sasso … non della Padania. Gli consiglio di chiamare i suoi referenti nazionali e spiegare loro che l’Italia non finisce con il Po, migliaia di italiani … con il loro sangue … lo hanno testimoniato nei secoli”.