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Teramo, caso “Di Sabatino-Pd”. Sel: “Ennesimo laboratorio del Partito della Nazione?”

Un vero e proprio atto politico che non può lasciare indifferenti e che fa intravedere il tentativo di un “ennesimo laboratorio politico del Partito della Nazione”. Il coordinatore provinciale di Sel, Stefano Ciccantelli, definisce in questo modo quanto sta accadendo in questi giorni a Teramo, con “le manovre di avvicinamento di pezzi del centro-destra teramano al Pd cittadino”.

Il riferimento è al post che Dodo Di Sabatino, ideatore del gruppo civico Teramo Soprattutto, ha lasciato ieri sul profilo Facebook personale di Maurizio Angelotti, segretario dell’unione comunale del Pd.

Al di là del galateo istituzionale nei confronti del Capo del governo”, sostiene Ciccantelli, “ nel dichiarare che Renzi è anche il suo presidente, Di Sabatino, che di certo non è uno stupido o uno sprovveduto, ha lanciato un messaggio di forte vicinanza al partito renziano, a cominciare dal sostegno al SI per il referendum costituzionale ma anche e soprattutto con riferimento alla realtà di Teramo città in prospettiva di elezioni comunali anticipate ormai sempre più probabili vista l’estrema precarietà della maggioranza guidata dal Sindaco Brucchi”.

Per questo motivo Sel vede, in questo atto, una chiara posizione politica e si chiede se il Pd saprà “respingere questo abbraccio pericoloso deja-vu di alleanze e candidature sbagliate già praticate in passato”.

Gialuca Pomante (arancione): “A Teramo una palude politica”

Ne ha per tutti il consigliere comunale arancione, Gianluca Pomante, che, annunciando la sua assenza per motivi di lavoro dalla seduta per le interrogazioni di oggi pomeriggio, coglie l’occasione per ribadire l’inutilità del question time “degradato a mero esercizio di favella e scrittura da parte dell’opposizione, visto che la percentuale di risposte alle interrogazioni è desolatamente bassa e i contenuti delle poche risposte evanescenti”.

Nel sostenere come l’attuale situazione della città sia ben sintetizzata dal termine “palude politica”, nella quale “la maggioranza si contrappone a se stessa mettendo in ombra perfino l’opposizione”, il consigliere pone tutta una serie di quesiti su ciò che considera i problemi reali della città.

Oltre alle proteste dei commercianti e alle preoccupazioni delle mamme sulla sicurezza scolastica, Pomante ricorda temi quali la trasparenza nella Team, la gestione della pinacoteca, l’inizio dei lavori al Castello Della Monica, i rimborsi delle multe nella ztl, il parcheggio di piazza Dante, il piano di abbattimento delle barriere architettoniche, le piste ciclopedonali, lo spostamento della centrale elettrica della Cona, la manutenzione del verde pubblico nelle frazioni, i piani di evacuazione in caso di emergenze, il recupero del vecchio stadio.

Il sindaco e la sua maggioranza”, conclude Pomante, “devono occuparsi di Teramo Soprattutto e degli equilibri di potere. E poi c’è la privacy e l’opposizione non può pretendere che si sappia tutto di tutti”.