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Atri, progettista e dirigente precisano: ‘scuole sicure e nessun pericolo per i lavori’

Atri. “Le scuole del comune di Atri sono sicure e i lavori che vi si svolgeranno non arrecheranno pericoli ai ragazzi e al personale”.

Questa in sintesi la precisazione che arriva dal responsabile sicurezza e progettista della struttura di Viale Umberto I ad Atri, Ermino De Lauretis che, con la dirigente scolastica dell’istituito Iolanda Iannetti, ha deciso di intervenire nel merito per fare chiarezza sulla situazione e rassicurare i genitori comprensibilmente preoccupati dopo il sisma del 24 agosto scorso sulla staticità dello stabile.

“In alcuni articoli pubblicati in questi giorni sulla stampa locale – commenta De Lauretis – sono state riportate molte imprecisioni ed è importante spiegare bene qual è realmente la situazione. L’intervento che verrà effettuato nella struttura di viale Umberto I non richiede di trasferire i ragazzi dato che non si tratta di lavori legati alla struttura portante. Verrà rimosso l’intonaco, verrà sistemato uno spessore di calcestruzzo armato di 5 cm con rete e gli spessori interni ed esterni verranno resi solidali l’un con l’altro. Non trattandosi di interventi pericolosi non è necessario spostare i ragazzi che saranno sistemati tutti nell’ala non interessata ai lavori. Non ci sarà neppure il problema legato al rumore dato che gli interventi più rumorosi saranno effettuati di pomeriggio”.

“Preciso inoltre – aggiunge De Lauretis – che la struttura sarà sicura nel caso di nuovi terremoti. Se ce ne fossero di superiori ai 6 gradi della scala Richter, cosa che non dovrebbe verificarsi in un territorio come il nostro che è di terza categoria, potrebbero crearsi lesioni nella zona di separazione tra l’area interessata all’intervento, che sarà più rigida, e l’altra ala. Questo non significa che la struttura non reggerebbe”.

Sulla questione interviene anche la dirigente dell’istituto Iolanda Iannetti in particolare sulla problematica legata alle porte di emergenza: “Nel precedente piano di evacuazione – precisa – la scuola dell’infanzia utilizzava entrambe le vie di fuga posteriori, una per ciascuna ala dell’edificio. Nel momento in cui inizieranno i lavori di messa a norma antisismica, una di queste uscite posteriori non sarà disponibile perché situata nell’ala interessata all’intervento e l’altra dovrà essere utilizzata da un numero maggiore di allievi del primo piano. Per questo motivo il nuovo piano di evacuazione prevede che i bambini dell’infanzia escano verso l’atrio utilizzando entrambe le uscite poste lungo i corridoi per le quali è stato chiesto al comune un adeguamento del verso di apertura. Relativamente alla scuola Mambelli a seguito del sisma sono stati effettuati dei lavori di sistemazione degli intonaci dei servizi igienici, non essendoci problemi strutturali”.

“Le nostre scuole sono sicure – ribadisce il primo cittadino Gabriele Astolfi – abbiamo provveduto a che i lavori per l’adeguamento sismico venissero effettuati secondo i canoni di legge e secondo quanto indicato dai tecnici. Abbiamo ovviamente a cuore la sicurezza dei nostri ragazzi e agiamo solo nel loro interesse e di tutta la cittadinanza”.

Scuole Atri, la replica di Prosperi: ‘si farà lezione nel cantiere’

“Non ci resta che prendere atto della solita incomunicabilità ed arroganza della Amministrazione comunale. Alla mia proposta di approfondire tecnicamente e amministrativamente la possibilità di spostare provvisoriamente gli alunni in locali ASL di via Finocchi, si tronca tutto dicendo che gli alunni resteranno nella vecchia scuola in adiacenza e concomitanza dei lavori, perché tutto è sicuro. Lo dice il tecnico insieme alla dirigente didattica”.

Lo ha dichiarato il consigliere comunale del Partito Democratico, Alfonso Prosperi, aggiungendo che “per la verità avremmo voluto sentire il parere dell’ Ufficio tecnico comunale sul problema. Addirittura l’ingegnere De Lauretis si avventura in una dichiarazione, a mio avviso, poco avveduta dissertando di gradi di sismicità e certezze di resistenza di una struttura vecchia e costruita in anni in cui non esistevano norme antisismiche. Ma non si è voluto capire che la provvisoria dislocazione in altra sede, oltre a rispondere ad esigenze di sicurezza, serviva a portare avanti più speditamente i lavori già in grave ritardo (dovevano concludersi ad aprile 2016 e pare si sia anche dimesso il responsabile della sicurezza del progetto) e comunque fare lezione, in un cantiere non dà la tranquillità necessaria per gli alunni, gli operatori e le famiglie.  Vedremo come volgeranno le cose, siamo presenti e vigili!”