I dissensi sarebbero legati punti all’ordine del giorno previsti nel prossimo Consiglio Comunale, come l’avvio della procedura per le barriere rigide frangi-onde, la convenzione per lo studio di fattibilità del porto turistico e un punto di urbanistica inerente un’attività turistica per persone diversamente abili. In buona sostanza i consiglieri di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Sel, con le rispettive segreterie politiche, hanno sottoscritto un documento, presentato
al presidente del Consiglio comunale, nel quale hanno chiesto espressamente il ritiro dei punti all’Ordine del Giorno.
“La componente di sinistra dell’attuale maggioranza” commentano i gruppi di opposizione “prende le distanze dall’operato del sindaco e del suo vice. Se la situazione dovesse essere, come è prevedibile, confermata in consiglio comunale, l’attuale maggioranza cesserebbe di esistere e, di fatto, il sindaco, non avendo più la maggioranza politica, dovrebbe avere la dignità politica e morale di dimettersi liberando Pineto dall’immobilismo e dall’inerzia che ha contraddistinto il secondo mandato Monticelli”.
Il centro destra pinetese chiede, quindi, le dimissioni dell’attuale maggioranza. “Oggi non si può parlare di normale dialettica politica nel goffo tentativo di minimizzare una vera, grave e irreversibile crisi politica-programmatica dovuta alla mediocrità di una classe politica che non ha né la forza né il coraggio di assumersi la responsabilità del mandato elettorale ricevuto, ma continua a rimare in sella per bieco attaccamento alla poltrona o peggio ancora per difendere interessi personalistici lasciando che Pineto precipiti nel baratro”. Secondo il gruppo consiliare del Pdl, in conclusione, “essendo giunta la fatale ora Monticelli deve avere il coraggio di dimettersi restituendo al popolo quella sovranità che gli è stata negata negli ultimi due anni”.