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Rifiuti: Mastromauro replica alle polemiche attaccando i vertici Cirsu

Giulianova. Continua a rilento la raccolta dei rifiuti nei sei comuni Cirsu (Bellante, Giulianova, Morro d’Oro, Mosciano, Notaresco e Roseto) ma a infiammare la polemica è l’ultimo incontro tra i sindaci del Consorzio, il dirigente regionale Franco Gerardini e i vertici di Deco (socio privato di Sogesa). Il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro non ci sta e replica alle accuse in relazione alla vicenda Cirsu-Sogesa, “di inciucio o, peggio, di sacrificare la parte pubblica a favore del privato, adombrando velenosamente, e volutamente, torbidi interessi”.

Mastromauro nella giornata di lunedì aveva convocato una riunione con i sindaci dei comuni del Cirsu per risolvere le gravi problematiche in atto, spiegando: “il sottoscritto, si è battuto per salvare il CIRSU quando altri volevano liquidarlo, lottando quindi per garantire una prevalenza del soggetto pubblico sul privato e per tutelare i lavoratori. Inciuci trasversali? Favori per il privato mortificando il pubblico? Ma stiamo scherzando? Anche senza citare uno ad uno tutti i documenti, e sono una montagna, che rendono queste affermazioni carta straccia facendo trasparire, come è giusta definirla, una strategia di disinformazione forse scientificamente programmata e messa in atto, basterebbe ricordare la ricapitalizzazione del Cirsu, per evitarne la liquidazione, di cui mi ero fatto strenuo sostenitore; ricapitalizzazione  voluta quindi da tutti i comuni del Consorzio. Quella operazione era peraltro condizionata alla voltura dell’AIA della discarica di Grasciano 2 in capo a Cirsu, come peraltro deliberato dall’Assemblea dei soci e come scritto a chiare lettere nella delibera di consiglio n. 108 del 9 dicembre 2010.  Tale mandato, unitamente a tempi certi per la costruzione della discarica, alla partenza del porta a porta in tutti gli altri comuni del CIRSU, alla concreta realizzazione del piano industriale ed alla ristrutturazione del polo tecnologico e, ancora, al mantenimento dei livelli occupazionali, tale mandato, dicevo, veniva conferito al nuovo CdA di Cirsu e, per esso, al presidente Ziruolo. Questi dunque gli obbiettivi indicati dai Comuni soci che il CdA del Cirsu doveva conseguire. Ma, a distanza di tre mesi, la situazione ha avuto gli esiti che sono sotto gli occhi di tutti, cioè continui disservizi, raccolta e smaltimento a singhiozzo persino durante l’emergenza alluvione. E ciò a fronte di un impegno economico da parte del Comune di Giulianova ammontante ad oltre 5 milioni e mezzo di euro annui.”
Ma il sindaco aggiunge anche un elemento riguardante specificamente la riunione tenutasi in Comune il pomeriggio del 14 marzo scorso.
“A chi mi accusa di riunioni ‘carbonare’ replico che tale incontro si era reso necessario proprio per non interrompere il servizio di igiene urbana nei Comuni interessati. E sapete chi l’aveva sollecitata? Lo stesso presidente del Cirsu l’11 marzo scorso con nota protocollo n. 820. Il quale, parole sue, scriveva testualmente a noi sindaci: “Al fine di non interrompere il servizio di igiene urbana, vi invitiamo a contattare direttamente gli impianti di smaltimento ove conferire i rifiuti”. E a tal fine allegava un fac-simile di richiesta per accelerare la procedura. Ecco dunque il perché della riunione alla presenza del dirigente del Servizio Rifiuti della Regione Franco Gerardini, sempre generosamente disponibile e pronto a darci il suo qualificatissimo contributo. Insomma, se non ci fossimo attivati direttamente l’immondizia sarebbe rimasta per le strade, trasformandoci in una sorta di Napoli. Abbiamo dovuto sostituirci al Cirsu, per quanto lo stesso Cirsu sia obbligato contrattualmente con i Comuni consorziati – prosegue Mastromauro – per evitare una grave situazione di emergenza ambientale, tenuto conto che l’indomani i cancelli della discarica di Casoni sarebbero rimasti chiusi. E quell’incontro del 14 marzo, peraltro, ha sortito l’effetto sperato, anche se solo per un lasso di tempo limitato. E dov’è allora il turpe intreccio che si paventa? Prima di accusare o di scrivere cose inesatte occorrerebbe informarsi. La verità è che i Comuni stanno pagando direttamente le somme per il conferimento alla discarica di Casoni al posto di Cirsu. Ora – conclude il sindaco – dobbiamo avere grande attenzione nei confronti dei lavoratori della Sogesa che in assenza di risorse economiche, visto che il Cirsu non paga, rischiano di non avere lo stipendio. Quindi, le nostre preoccupazioni sono due: garantire la continuità della raccolta dell’immondizia nelle nostre città e tutelare i lavoratori. E mi auguro che a fronte di problemi così seri si evitino le spire velenose della demagogia, che in un tale contesto sarebbe quasi uno sciacallaggio”.

DOCUMENTO DEL CIRSU A FIRMA DEL PRESIDENTE ZIRUOLO 11 MARZO 2001

Il commento del consigliore Antelli (Obiettivo Comune). “Nonostante il maldestro tentativo del Sindaco Mastromauro di coinvolgere nella questione Cirsu, la Regione Abruzzo, convocando, furbescamente, una riunione, alla quale si invita il responsabile regionale del settore rifiuti Gerardini, intervenuto, si scoprirà poi, a titolo personale e/o amicale come l’Assessore Di Dalmazio ha tenuto a precisare, al fine di confondere operatori e cittadini, non si può fuggire da responsabilità, che, mai come in questo caso hanno un nome ed un cognome”. Ha dichiarato il consigliere comunale di Obiettivo Comune, Gianluca Antelli che sostiene che l’emergenza rifiuti nei comuni Cirsu deriverebbe da una gestione fallimentare della cosa pubblica.
“I cassonetti traboccanti di rifiuti e la reale preoccupazione delle famiglie dei lavoratori Sogesa – ha aggiunto Antelli – altro non sono che il monumento di anni di politiche clientelari, senza alcuna prospettiva e capacità gestionale della sinistra e di chi oggi ne rappresenta i vertici comunali e regionali, capace solo di dilapidare patrimoni laddove chiunque ricaverebbe profitti, per poi cercare di alleggerire il tutto nel tentativo di raccontare alla popolazione improbabili compartecipazioni di colpe. Soltanto avendo ben chiaro questo, si potrà chiedere il soccorso alla regione per tentare di dipanare la matassa”.

 

Mastromauro richiede al Cirsu incontro per problema rifiuti e pagamento stipendio lavoratori Sogesa. Richiesta stamane dal sindaco Francesco Mastromauro, con nota formale indirizzata al presidente del Cirs, Andrea Ziruolo, la convocazione urgente di una Assemblea straordinaria dei soci al fine di assumere le opportune decisione riguardo la problematica della gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nei sei Comuni consorziati, con particolare riferimento al pagamento dei salari ai dipendenti della Sogesa.
“Ho sentito l’esigenza – ha dichiarato il sindaco – di farmi promotore, anche a nome degli altri colleghi, di questa iniziativa in un momento, quello attuale, sicuramente connotato da grandi difficoltà. Gli obiettivi sono due. Il primo è garantire la continuità del servizio, perché i nostri cittadini non debbono sopportare oltre un disagio notevole, tanto più che pagano per un servizio che dovrebbe essere puntuale; l’altro obiettivo, naturalmente, è quello di difendere i lavoratori, i quali sono giustamente preoccupati per il loro futuro occupazionale. Rispetto a chi trova forse persino piacevole prodursi in polemiche sterili, io ribadisco la necessità di un’azione tesa a trovare le soluzioni e superare i problemi per il bene di tutti”.