Lo ha dichiarato il Movimento 5 Stelle Pineto, precisando di essersi “limitato a fare informazione, rilanciando quanto già denunciato da Goletta Verde di Legambiente nel TG3 Regionale del 12 agosto e Rai 1 mattina del 15 agosto, durante i quali hanno informato tutta Italia che in Abruzzo, all’interno del Parco Marino del Cerrano, ci sono due punti in mare che Goletta Verde definisce ‘fortemente inquinati’. Sarebbe auspicabile che la direzione del Parco Marino, assieme alla Giunta Comunale, non asserissero falsità, dicendo che il M5S avrebbe definito il mare di Pineto non balneabile e per tale affermazione se ne assumeranno la completa responsabilità; noi ci siamo semplicemente attenuti a quanto affermato da Goletta Verde. Pertanto, costoro, anziché cambiare ragionamento, che prendessero coscienza e si rivolgessero direttamente a Legambiente e se ne hanno il coraggio la denunciassero per procurato allarme. Sarà bene che la direzione del Parco Marino si ricordi che l’alluvione c’è stata il 15 luglio e che i campioni di Goletta Verde sono stati prelevati il 25 e 26 luglio (ovvero 10 giorni dopo). Le autorità del Parco Marino, avrebbero dovuto, e non l’hanno fatto, accogliere le sollecitazioni nostre e di alcune associazioni ambientaliste per spingere le autorità competenti a far rispettare la legge apponendo divieti di balneazione presso le foci dei due torrenti, per evitare che i bagnati non facessero il bagno in acque “fortemente inquinate” e di far monitorare i due torrenti che attraversano, a monte, pochi comuni (Atri Silvi e Pineto). Pretendere dalle autorità di controllo un monitoraggio quasi giornaliero, che rassicurasse turisti e residenti della salubrità di quelle acque e di altri piccoli corsi d’acqua, che scaricano nel mare antistante il Parco, crediamo sia un fatto normale. Invece, dalla loro risposta, non c’è tanto da stare tranquilli, inoltre, l’AMP, dovrebbe reperire i fondi e non lo fa, per: Redigere un piano per la risoluzione dei corsi d’acqua inquinati che scaricano a mare; Disporre un servizio di controllo e vigilanza all’interno dell’AMP (oggi inesistente); Assumere un biologo marino che si occupi delle acque del mare e del parco; Redigere un piano di manutenzione e rinaturalizzazione della pineta, delle dune e delle foci dei torrenti; Ridare una sistemazione dignitosa al giardino mediterraneo della Torre Cerrano (ridotto ai minimi termini); Evitare che l’Area Marina protetta diventi un camping come è successo in occasione di questo ferragosto, con la pineta, il 16 agosto mattina, ridotta in condizioni pessime”.
Per il Movimento “si preoccupano, invece, di organizzare un concorso sui vini per il 14 agosto (non a caso) e consentire, nonostante le varie tabelle di divieto (che non rispetta nessuno), i bivacchi dei tanti pendolari che stazionano in pineta con tende, tavoli e sedie, che hanno trasformato questo luogo nel più grande ristorante all’aperto d’Italia”.
Gli attivisti pinetesi chiedono l’azzeramento di “questo CDA che lo sta portando alla rovina, perché non fa nulla…..e non risponde più alle aspettative dei cittadini locali che lo hanno creato attraverso una petizione popolare di oltre 4000 firme. Infine sull’Amministrazione Comunale, stiamo facendo emergere la loro vera natura, incentrata su feste e propaganda e nel totale disinteresse della salute dei propri cittadini, disposta per questo anche a nascondere all’infinito la polvere sotto al tappeto, tant’è che nessun cartello di divieto di balneazione è stato affisso alla foce del Calvano”.