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Civitella del Tronto, rifiuti: la differenziata che non decolla

Civitella del Tronto. Perché a Civitella la raccolta differenziata non decolla? E’ la domanda che si pongono in una nota congiunta i rappresentanti comunali di IdV e PdCI, i quali, da un’analisi dei dati sulla raccolta differenziata in Val Vibrata, hanno rilevato una forte discrepanza: dal 50/60% di Comuni come S.Egidio e S.Omero al 70% di Torano. O Controguerra, che nei primi 5 mesi dell’anno è passata dal 7,89% al 45,29%. E una media che si attesta, in tutta la vallata, al 51.45%. A Civitella del Tronto, invece, la percentuale si ferma al 22%. 

“Il volano per far partire la differenziata è il porta a porta” si legge nella nota “ma nel nostro, purtroppo, ancora non si riesce a dare una organizzazione efficace ed efficiente. Noi siamo coscienti che il territorio di Civitella è vasto e difficile da raggiungere, però siamo anche convinti che là dove c’è un nucleo abitato consistente essa vada proposta ed effettuata. Ci si è limitati solo a Civitella paese e Villa Lempa tralasciando, quindi, una fetta considerevole di popolazione; inoltre, siamo stati catapultati in questa avventura senza un minimo di informazione e non si è spesa una parola per far comprendere alla popolazione l’importanza di questa avventura. I cittadini sono stati lasciati soli senza un opuscolo divulgativo, senza una assemblea che pubblicizzasse l’iniziativa, né si è lavorato sugli alunni delle scuole medie ed elementari per rappresentarne sia l’aspetto sociale ed ecologico sia l’aspetto economico (non secondario), in modo da essere loro degli apripista in seno alle famiglie”.
Lo smaltimento dei rifiuti, aggiungono, costa alla comunità circa 620mila euro a fronte di un introito di circa 380mila euro, con un rapporto di copertura pari al 61%.
Il punto di pareggio dei costi con l’attuale modello di gestione si ottiene arrivando ad una quota di differenziata di circa il 60%, ben lontani dall’obiettivo.
“Per questa ragione, abbiamo la certezza che nel 2011 i costi saranno destinati ad aumentare, considerando anche che lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti è passata da 128 a 169 euro e tutto ciò si tradurrà inevitabilmente in un aumento delle tariffe”.
Quali le proposte, dunque? “Anzitutto, estendere il porta a porta in tutti i centri abitati con una popolazione significativa, effettuare una vera politica di sensibilizzazione della popolazione e fornire le case sparse e tutte le abitazioni che hanno uno spazio verde o coltivato di un kit per la realizzazione del compostaggio domestico (il costo non raggiunge i 10 euro)”.
“Aumentando la differenziata si accederebbe, inoltre, ad una maggior quota parte dei contributi che il gestore del servizio deve riversare ai comuni aderenti al ciclo integrato dei rifiuti. Tutto ciò abbatterebbe sicuramente i costi di smaltimento, con un risvolto positivo sul contenimento delle tariffe, ed inoltre, sarebbe un elemento altamente caratterizzante per la comunità civitellese come portatrice di una sensibilità  virtuosa  a salvaguardia dell’ambiente sia per noi che per le generazioni future”.