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Teramo, Provincia aderisce ai due Gal e gruppo azione pesca

Teramo. Il Consiglio provinciale, questa mattina, ha votato a maggioranza l’adesione alla costituenda società consortile che parteciperà al bando della Regione Abruzzo per l’istituzione di un Gruppo di azione locale nel settore della pesca (FLAG ex GAC).

 

L’area interessata è quella dei Comuni costieri e la Provincia era già presente nella compagine consortile del “Gac costa blu” con capofila l’Ente porto di Giulianova e ha quindi deciso di aderire alla richiesta di partecipazione avanzata da questo avanzata.

 

L’organismo che si andrà a costituire sarà composto da enti pubblici e soggetti privati (associazioni di categoria e consorzi d’impresa) e gestirà circa un milione di finanziamenti di derivazione europea per promuovere, sostenere, difendere e valorizzare le tipicità ittiche e le attività della piccola pesca. A relazionare sul provvedimento il consigliere delegato all’ambiente, Massimo Vagnoni, il quale ha illustrato le modalità di adesione della Provincia (sei quote da 500 euro) e il valore dell’adesione: “Stare accanto ai comuni costieri e alle imprese della piccola pesca e della marineria partecipando direttamente all’attività di programmazione e gestione dei fondi europei”.

 

Contro la proposta hanno votato i consiglieri Severino Serrani e Raimondo Micheli (lista La forza del territorio per Astolfi) secondo i quali: “La Provincia non ha più competenze in materia; questa scelta contraddice quella, già operata da questo Ente e dal Governo, di andare ad una decisa razionalizzazione delle partecipate. Non si riesce a capire quale vantaggio ne traiamo visto che le nostre funzioni sono concentrate su scuole e strade”.

 
Nella replica il presidente Renzo Di Sabatino ha fatto notare che gli Enti di area vasta mantengono un ruolo di coordinamento sulle attività dei Comuni: “Si puo’ dare una interpretazione restrittiva di questo ruolo ma secondo me è un errore perché le dinamiche di sviluppo non possono che essere inquadrate in una visione di area vasta e in questo senso la nostra presenza è ampiamente utile e giustificata”.

 

Nella stessa tipologia di progetto si inquadra il secondo punto all’ordine del Consiglio odierno: il bando regionale per la selezione dei Gruppi di azione locale che andranno ad agire a sostegno delle politiche rurali.

 

In questo caso il Presidente ha chiesto all’Assemblea un atto di indirizzo – votato a maggioranza – per la partecipazione della Provincia ad ambedue i costituendi Consorzi che si candidano a operare nel territorio teramano spiegandone le ragioni. “Ho portato il bando regionale all’attenzione dell’assemblea dei Sindaci chiedendo un ruolo di coordinamento; i Sindaci hanno deciso, legittimamente, di operare autonomamente.

 

 

Poi ho convocato le associazioni di categoria insieme all’Ente Parco e all’Università e di fronte alla volontà emersa sia dai Comuni che dalle associazioni di arrivare alla presentazione di due candidature con due Gal distinti ho chiesto alle associazioni di essere presenti in tutti e due e ritengo che anche la Provincia debba partecipare ad entrambi. Questo per limitare il rischio che ne venga finanziato uno solo e che metà del territorio teramano rimanga senza finanziamenti. Avrei preferito vi fosse una strategia univoca ma visto che non è stato possibile penso che la presenza della Provincia in tutte e due le candidature sia la scelta più giusta e utile”.

 

Anche in questo caso i consiglieri Micheli e Serrani hanno espresso una serie di perplessità per motivare il voto contrario. “’E’ sbagliata l’impostazione della Regione che stravolge i criteri dell’Europa: i Gal dovrebbero ricomprendere una popolazione di 504 mila abitanti mentre consentendo la nascita di 7 Gal si arriva al milione di abitanti. Visto che i finanziamenti sono sempre gli stessi allargando la platea dei fruitori togliamo ai poveri, le aree interne, per dare ai ricchi, le aree costiere che per la prima volta vengono ricomprese nelle aree candidabili. Per non parlare del rischio che uno dei due non venga finanziato” ha dichiarato Severino Serrani.

A difendere la scelta delle due candidature i consiglier Vincenzo Di Marco e Giuseppe Cantoro del gruppo di maggioranza. Secondo Di Marco: “Con due candidature raddoppiamo le possibilità di finanziamento visto che rispetto alla passata programmazione è diminuito il budget a disposizione di ogni Gal, passato da 5 a 3 milioni. In questo modo includiamo aree della provincia che prima erano escluse e la maggior parte dei comuni costieri ha alle spalle ampie zone collinari con vocazioni agricole. Siamo in competizione, anche con altri territori, a fare la differenza sarà la qualità dei progetti”. Sulla stessa linea il consigliere Cantoro secondo il quale: “I comuni costieri, con ampia vocazione agricola e produzioni importanti, per anni sono stati esclusi da ogni sostegno derivante dalle politiche agricole europee. I finanziamenti destinati ai Gruppi di azione per la pesca non sono assolutamente paragonabili, per consistenza e azioni, a quelli del programma di sviluppo rurale”.