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Atri, Pd, Udc e La Rosa Bianca contro privatizzazione teatro comunale

Atri. Sarebbe allo studio dell’amministrazione comunale un’ipotesi di modifica della gestione del teatro comunale. Ne danno notizia i capigruppo consiliari Paolo Lupinetti (Udc), Gabriella Liberatore (Pd) e Carmine Zippilli (La Rosa Bianca), che si dichiarano favorevoli alla presunta decisione seppure limitatamente alla riorganizzazione del sistema dell’offerta degli spettacoli.

“L’ipotesi di “esternalizzazione “ , per non dire “privatizzazione” del teatro comunale” spiegano, infatti, in proposito, “è assolutamente irricevibile ed impraticabile”. Secondo i capigruppo, infatti, il teatro non sarebbe da equiparare a una semplice sala polifunzionale in quanto monumento storico e, dunque, patrimonio indisponibile della comunità atriana.

“Ipotizzare  la  cessione a terzi  dello stabile” sottolineano, pertanto, i politici “implica un approccio del tutto improvvisato , superficiale e dettato unicamente da criteri di economicità, che sappiamo bene non essere applicati a tutti gli ambiti! Non si può trattare il teatro comunale alla stregua di un campetto di calcetto! Il teatro comunale è emanazione dell’Assessorato alla Cultura, è il suo fiore più bello e come tale va custodito! Nel maggio 2006, quando si celebrarono i 125 anni di vita, sul palcoscenico intervennero grandi attori, grandi registi  qualiGiorgio Albertazzi e Luca de Fusco, direttori di teatri pubblici come Federico Fiorenza, il presidente dell’ETI e  critici teatrali per discutere sulla funzione del teatro nella nostra società . A testimonianza di quanto radicata nel tempo sia l’attività culturale e teatrale della nostra città. È il caso di ricordare forse, per chi in passato è stato un po’ troppo distratto, che il Comune di Atri è stato tra i primi promotori del primo circuito pubblico italiano dell’allora teatro Stabile dell’Aquila”.

 

La replica dell’assessore De Lauretis. “L’affermazione che, l’Amministrazione stia “Ipotizzando la cessione a terzi dello stabile teatrale”, non corrisponde alla realtà dei fatti. Dispiace che prima ancora che venga presentato il vero progetto l’opposizione, senza conoscerne i contenuti, metta già le mani avanti per inutili polemiche che, ancora una volta, ledono l’immagine della nostra città”. Lo ha dichiarato l’assessore alla cultura e al turismo Angela De Lauretis.
“L’amministrazione di Atri ha ideato un progetto migliorativo – ha aggiunto l’assessore – per il Teatro che consentirà alla nostra bomboniera di affermarsi a livello nazionale attraverso forti spinte innovative e non essere mera bottega solo di qualcuno. L’idea circa la gestione è del tutto simile a quella già utilizzata in importanti e storici teatri quali il San Carlo di Napoli, La Scala di Milano, La Fenice di Venezia e altri importanti teatri italiani; se la gestione di questi teatri è virtuosa in questi luoghi, perché non dovrebbe esserla ad Atri? Il teatro è degli atriani e resterà degli atriani non sarà mai venduto o svenduto a nessuno”.