“So per certo che il dottor Ciampini, stimato professionista”, ha sottolineato il Sindaco Monticelli, “non ha inoltrato alcuna richiesta. Credo che la direzione generale della Asl voglia mascherare con delle menzogne il processo di chiusura, ormai deciso, dell’Utic. Ribadisco che ricorreremo al Tar se ciò dovesse accadere. E poi, rimango stupito nel leggere i giornali. Perché il direttore generale della Asl Giustino Varrassi mi risponde e attacca attraverso gli organi di informazione. Credo che il suo compito sia quello di far funzionare al meglio la sanità e non di fare il politico. Quello è un ruolo che spetta a noi sindaci”.
Monticelli ribadisce che i numeri sulle prestazioni e l’attività svolta nel reparto di cardiologia dell’ospedale San Liberatore di Atri non sono quelli sbandierati dalla Asl. “Stiamo scherzando? Abbiamo una situazione completamente diversa da quella che viene raccontata”, ha concluso il primo cittadino pinetese, “siamo nell’ordine di 600-700 prestazioni l’anno in un reparto fondamentale per la salute dei cittadini, in grado di salvare molte vite umane. Ci sono stati invece forniti dati che parlano di prestazioni, in termini numerici, ben al di sotto del dato reale. Ecco perché ho chiesto a questo punto di poter visitare personalmente l’ospedale. Cosa che non ho ancora fatto in attesa dell’autorizzazione della direzione sanitaria della Asl teramana”. Monticelli finora ha solamente incontrato il direttore sanitario dell’ospedale di Atri, la dottoressa Maria Mattucci, per affrontare la situazione che riguarda la sanità locale, ribadendo che in qualità di primo cittadino farà il possibile per impedire lo smantellamento del San Liberatore, puntando inoltre al mantenimento dell’Utic.