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Giulianova, rinviata discussione ex Foma: dubbi su strada ed ex casello ferrovia

Giulianova. Rinviato l’ordine del giorno sulle osservazioni al Piano di Recupero dell’ex Foma, zona sud della città. Il punto, il primo del consiglio comunale odierno, sarà discusso nella prossima seduta dell’assise civica il 14 marzo. La decisione è stata presa nella conferenza dei capigruppo su proposta della lista Progresso Giuliese e votata da tutti i consiglieri ad eccezioni di Vinicio Ridolfi (Pd). Il sindaco, invece, si è astenuto.

Sul punto era annunciata la forte opposizione de Il Cittadino Governante e qualche perplessità del nuovo gruppo Progresso Giuliese (Ciafardoni, Francioni, Maddaloni e Sacconi). Tra le diverse osservazioni, una in modo particolare che riguarda l’edificio di un ex casello ferroviario, in via Del Carso, acquistato totalmente 2 anni fa dalla famiglia Di Battista che oggi rischia di ritrovarsi senza il piccolo stabile.
Si tratta di un immobile che si sviluppa su due livelli, con uno scantinato (complessivamente circa 300 metri quadri), una corte esterna di 500 metri quadri. Secondo il piano di recupero dell’ex Foma, che fa riferimento all’imprenditore rosetano Giovanni Lucidi, questo edificio deve essere abbattuto e al suo posto sorgerebbe una strada di collegamento con tutta la nuova zona di sviluppo. Alla base dello studio del piano di recupero c’è un grave errore di fondo, sottovalutato dai tecnici progettisti e dall’amministrazione comunale di Giulianova. L’errore sta nel fatto che tutti quanti erano convinti che quell’edificio fosse ancora di proprietà delle Ferrovie. L’intero stabile è diventato di proprietà di Camillo Di Battista, dipendente oggi in pensione delle Fs, insieme al figlio nel novembre 2008. Più volte i proprietari dello stabile hanno chiesto spiegazioni all’ufficio tecnico del Comune. Ma non hanno mai avuto risposte convincenti. I nuovi proprietari sono stati costretti ad affidarsi ad un legale, l’avvocato Marcello Russo di Pescara, esperto in materia, per non perdere la casa. Ha anche presentato un ricorso al Tar per opporsi a quanto previsto dal piano di recupero e nei giorni scorsi c’è stata un’integrazione dei documenti per ottenere quanto meno la sospensione degli atti relativi al possibile abbattimento dello stabile. Ora, però, bisogna aspettare un’altra settimana in cui la maggioranza cercherà di arrivare ad una soluzione condivisa.
Il consiglio comunale è proseguito con la discussione dei due ordini del giorno proposti da Franco Arboretti (Il Cittadino Governante) su monetizzazione e mercato. Altro punto il conferimento della cittadinanza onoraria a Giuseppe Calabrese.

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