La defezione di Marinucci doveva essere compensata dal primo dei non eletti (Massimo Fava, che gravita nell’orbita dei Liberalsocialisti), ma nelle ultime ore Fava ha protocollato in Comune la rinuncia a sedersi in consiglio comunale, motivando la scelta con l’impossibilità di conciliare gli impegni amministrativi con quelli professionali e familiari. A quel punto, nell’assise civica sarebbe dovuta entrare Cleandra Capuani, seconda dei non eletti, che però nel frattempo ha ottenuto degli incarichi professionali da parte dell’ente (tra tutti la redazione del piano urbano del traffico), situazioni, queste, che la rendono incompatibile con la funzione di consigliere comunale. Per queste ragioni, sullo scranno consiliare, si siederà Roberto Di Michele (finanziere), uomo di partito, espressione del Pdl. Se da un lato la surroga di Marinucci, al di là delle connotazioni tecniche, è in ogni caso un obbligo di legge, sul piano politico l’amministrazione Minora, da domani, inizierà a ragionare su quelli che dovranno essere i futuri equilibri in maggioranza, alla luce soprattutto della decisione dell’assessore al bilancio, Di Berardino, che ha rimesso l’incarico in attesa di un chiarimento. Sulla questione, infatti, è stata convocata una prima riunione in vista delle decisioni da adottare.