I sette consiglieri comunali hanno richiesto l’urgente convocazione del Consiglio comunale alla presenza del direttore generale “al fine, prima di tutto” si legge in una nota, “di esprimere la più viva preoccupazione e il più profondo dissenso per le decisioni contenute nell’assetto organizzativo provvisorio che riguardano e penalizzano il presidio ospedaliero di Atri e di invitare il sig. direttore generale a sospendere le determinazioni assunte avuto riguardo l’ospedale di Atri e di avviare subito un confronto con tutte le istituzioni locali”.
Da parte loro i tre capigruppo consiliari hanno scritto al sindaco sostenendo che i recenti atti adottati dal direttore generale della Asl di Teramo, oltre che deleteri per l’ospedale, sarebbero “anche da ritenere illegittimi, se non altro perché immotivati e privi di istruttoria, specialmente per quanto riguarda l’Utic” e, pertanto, lo hanno invitato a convocare subito una Conferenza dei capigruppo per valutare la proposta che il Comune di Atri inoltri immediatamente ricorso al Tar per chiedere la sospensiva degli atti in questione.