Roseto degli Abruzzi. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale a Roseto degli Abruzzi l’opposizione di centrodestra, composta dai consiglieri Enio Pavone, Nicola Di Marco e Alessandro Recchiuti (assente per motivi familiari), ha presentato al primo cittadino, Sabatino Di Girolamo, una serie di problematiche che sono emerse in questo primo mese di amministrazione monocolore targata Pd.
In particolare, nel corso del suo intervento, il capogruppo Pavone ha ripercorso la vicenda dell’ordinanza n. 203 del 13 luglio scorso in merito al divieto di balneazione, sollevando forti dubbi su come è stata gestita l’intera vicenda e chiedendo chiarimenti in merito alla sua “tardiva” pubblicazione presso l’Albo Pretorio, preannunciando al contempo che sarà presentata un’interrogazione formale su questa vicenda.
Sempre nel corso del suo intervento Pavone ha chiesto anche chiarimenti riguardo alla gestione della comunicazione del Comune e, nello specifico, sul nuovo Ufficio Stampa che ha, in questo primo mese, gestito in maniera piuttosto “approssimativa” e tutt’altro che tempestiva il flusso delle notizie da parte dell’Ente stesso, come emerso durante l’allerta meteo che ha colpito la costa teramana.
Anche su questo tema i consiglieri di centrodestra hanno annunciato una formale interrogazione, anche al fine di conoscere il nome del giornalista che è stato chiamato a svolgere questa mansione strategica e se questi ha tutti i titoli richiesti dalla legge 150 del 2000 che disciplina la materia e se la sua collocazione è “corretta” rispetto alla Pianta Organica del Comune di Roseto degli Abruzzi.
La vera grande sorpresa della serata per il centrodestra è stato però l’emendamento portato a conoscenza della minoranza solo nel corso del Consiglio, e sul cui profilo di legittimità il Capogruppo Pavone ha sollevato forti dubbi, con il quale la maggioranza monocolore Pd ha eliminato dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche i due project financing relativi, il primo alla riqualificazione urbana del centro Città e all’acquisto, alla messa a norma e alla cessione definitiva dell’Arena 4 Palme al Comune di Roseto degli Abruzzi come dell’area di risulta della stazione ferroviaria oggi adibita a parcheggio, con l’ultimazione del lungomare centrale, la sistemazione della pineta centrale, di via Marina e di via Marco Aurelio tramite l’attivazione di nuovi parcheggi a pagamento per un investimento di circa 4,1 milioni di euro;
il secondo relativo invece all’implementazione della manutenzione del territorio e alla riqualificazione degli impianti termici, degli impianti di pubblica illuminazione e di quelli semaforici, oltre all’ammodernamento degli impianti elettrici interni di proprietà comunale, con il posizionamento di diverse telecamere per il controllo del territorio grazie anche ad un sistema complesso di tele gestione e alla sistemazione di un impianto di raffreddamento presso il Palazzetto dello Sport per un investimento di circa 6,4 milioni di euro.
Per entrambi questi project financing la passata Amministrazione aveva infatti approvato i progetti di fattibilità e dichiarato la pubblica utilità tantoché, a breve, si sarebbe potuto procedere con il Bando ad evidenza pubblica per poter così trovare i soggetti attuatori degli interventi stessi.
“Si tratta di un danno enorme per la collettività rosetana che, in un solo colpo, perde circa 10,5 milioni di euro di investimenti privati che avrebbero consentito alla Città un deciso salto di qualità in diversi settori strategici, opere fondamentali che difficilmente l’Ente pubblico potrà mai fare senza il sostegno dei privati, viste le difficoltà economiche e di risorse che attanagliano il settore pubblico – dichiarano i consiglieri del centrodestra Enio Pavone, Nicola Di Marco e Alessandro Recchiuti – oltre a questo l’Amministrazione espone la collettività anche ad una possibile richiesta di risarcimento danni da parte dei soggetti che hanno proposto i due project financing a causa del fatto che i lavori di progettazione svolta, in questo modo, non avranno alcuna remunerazione”.
‘Con questo emendamento per la collettività rosetana oltre al danno arriverà anche la beffa’, come sottolineato nel suo intervento dal Capogruppo Nicola Di Marco. Infatti, senza uno dei due project financing, la Città non potrà acquisire al patrimonio pubblico la storica Arena 4 Palme che, come previsto dal progetto stesso, sarebbe stata rimessa a norma e messa a disposizione alla collettività.
Considerato che soldi pubblici per provvedere all’acquisto e all’ammodernamento dell’area non ve ne sono Di Marco ha chiesto, a conclusione del suo intervento, se l’Amministrazione monocolore Pd magari abbia in animo qualche diverso intervento urbanistico da realizzare in quella area della Città.
A causa di questo emendamento i consiglieri di centrodestra presenti in Consiglio comunale hanno votato contro il Bilancio di previsione da loro stessi predisposto. “Hanno scippato al nostro bilancio 10,5 milioni di euro – conclude il Capogruppo ed ex sindaco Enio Pavone – e di questo dovranno rendere conto alla Città”.