Fiume Vibrata inquinato da 10 anni. Risanamento e controlli le priorità

1Nereto. Il torrente Vibrata è in sofferenza, e le forme di inquinamento, tranne rare di eccezioni, sono tali da almeno da dieci anni. E’ questa una della istantanee, che dovrebbe far riflettere tutte le autorità che hanno la gestione del corso fluviale, emerso nel corso di un convegno che si è svolto a Nereto, organizzato dal locale circolo del Pd (e nello specifico dal segretario Massimiliano Capretta), che ha affrontato varie tematiche, dallo stato di salute del torrente e dalle iniziative necessarie per una gestione sostenibile delle acque.

All’iniziativa hanno partecipato: Sabrina Di Giuseppe (ufficio Qualità delle Acque Regione Abruzzo), Raffaella Cocciolito (Arta di Teramo), Roberto Oddi (Sareda Srl), Pierino Di Pietro, (responsabile Ambiente del Pd Abruzzo), i consiglieri regionali Giuseppe Di Lucae Claudio Ruffini, Robert Verrocchio (segretario provinciale Pd), Vincenzo Pisegna (presidente Ecologisti Democratici Abruzzo) oltre a tecnici del settore. I relatori hanno evidenziato il Vibrata, sia per le acque superficiali che quelle sotterranee, in alcuni tratti risulta pessimo o scadente derivato da vari fattori quali scarichi di acque reflue urbane, scarichi industriali, prelievi idrici e carichi di origine agricola e zootecnica. Come confermato anche dall’ Arta, grazie ai monitoraggi effettuati da 10 anni sul territorio, si evidenzia salvo in pochi casi un andamento di inquinamento pressoché costante. Nel corso del convegno sono stati descritti i tradizionali sistemi di depurazione e l’attuale sistema di fitodepurazione ed è stato ribadita l’importanza di preservare l’intero ecosistema fluviale per permettere l’autodepurazione del fiume. I tecnici hanno ribadito la necessità di azioni infrastrutturali e di intensificare attività di monitoraggio e controllo. Bisogna effettuare “Controlli non sporadici” ha sottolineato dal consigliere Di Luca “con la necessità, che la Regione individui i fondi necessari per interventi di adeguamento strutturale sui depuratori presenti sul territorio vibratiano oramai obsoleti. L’autorità di gestione,il Ruzzo, oltre agli interventi urgenti che ha messo in atto sul depuratore di Villa Rosa ha presentato un piano di interventi di circa 45 milioni di euro riguardante l’eliminazione di piccoli depuratori e la ristrutturazione di quelli di Sant’Egidio e Corropoli e con la costruzione di un nuovo depuratore a Villa Rosa”.

“Facendo riferimento al PTA in una situazione ambientale così critica”, spiega il consigliere regionale Ruffini “è necessario che ci sia un’azione di lobby da parte di tutti i Sindaci della Vibrata e la pretesa dell’approvazione da parte della Regione del piano di interventi proposto dal Ruzzo si arrivi ad attingere ai fondi CIPE”.

In una visione costruttiva e propositiva il Pd di Nereto come ribadito anche dal suo segretario provinciale Robert Verrocchio indica come “punto centrale dell’azione politica la valorizzazione dei beni ambientali tra cui i fiumi per un rilancio del territorio e del turismo”.

Nel corso dell’incontro, i Democratici hanno ribadito la necessità di avviare un’opera di risanamento e intensificare i controlli e un ruolo centrale in questo contesto lo deve necessariamente avere l’Unione dei Comuni.

 

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