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Teramo, Nuovo Piano Territoriale: firmata la convenzione con la Scuola di architettura di Camerino

Teramo. Sarà la Scuola di Architettura e design dell’Università di Camerino, con sede ad Ascoli Piceno, a redigere il nuovo Piano territoriale della Provincia di Teramo. Questa mattina, nella Sala del Mutilato, il presidente Valter Catarra e il direttore della Scuola, Umberto Cao, hanno sottoscritto la convenzione che dà l’avvio a questa collaborazione, alla presenza dell’assessore provinciale all’Urbanistica, Francesco Falasca, al professor Michele Talia e a numerosi componenti della Giunta.

Salvaguardia del territorio, riqualificazione dell’esistente, governo della diffusione insediativa, recupero della vocazione agricola. E’ un piano molto “verde” quello immaginato dalla Giunta Catarra e sono questi gli indirizzi “consegnati” ai redattori.

“Un momento importante per tutta la provincia e per questa amministrazione” ha detto Catarra “che sin dal  suo insediamento ha dichiarato l’obiettivo  di riorganizzare il governo del territorio sulla base di un nuovo rapporto di condivisione con i Comuni considerata l’urgenza di adottare nuove regole e una nuova disciplina di pianificazione urbanistica”. Il presidente ha poi evidenziato i limiti dell’attuale Piano, in vigore dal 2001, rispetto alle trasformazioni economiche e territoriali avvenute nell’ultimo decennio.

“Abbiamo obiettivi chiari” ha aggiunto Falasca “anche perché all’appuntamento di oggi ci stiamo preparando da mesi: vogliamo un territorio che possa offrire opportunità di lavoro nelle produzione di energie rinnovabili e nella tutela ambientale, dove ogni angolo parli ai giovani della nostra storia: un territorio che non sia mangiato dall’edilizia senza pregio e senza qualità”.

Una vera e propria “inversione di rotta”, dunque, in nome della salvaguardia del territorio.  La Provincia conta di portare a termine la redazione del Piano entro la fine del mandato e la collaborazione con un unico soggetto istituzionale favorirà il raggiungimento di questo obiettivo.

“La scuola di Architettura di Ascoli Piceno lavora da tempo sul territorio teramano” ha spiegato il direttore Cao “lo conosce molto bene anche perché la provincia ascolana è del tutto simile, per aspetti urbanistici, sociali e produttivi, a quella teramana. Abbiamo in comune la costa, aree industriali, reti di comunicazione: c’è una totale affinità dei sistemi”.

Infine, l’assessore Falasca, ha sottolineato uno degli aspetti più significativi del metodo con il quale si arriverà alla redazione del Piano: “I Comuni e gli attori territoriali saranno coinvolti sin da subito: non sarà un Piano calato dall’alto”.