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CTI, Atri non si tocca contro De Lauretis: ‘difende Italiani, ma perché?’

Atri. “Siamo rimasti esterrefatti leggendole dichiarazioni del gestore del Centro Turistico Integrato di Atri (ndr, Luigi De Lauretis) che ha generato in noi molti dubbi, a cominciare dal fatto che ci suona strano che una società che dovrebbe gestire un servizio pubblico prenda posizioni politiche così nette contro un amministratore e a favore di un altro, perché lo fa?”

Lo ha dichiarato i rappresentanti del Movimento Civico Atri non si tocca, definendolo “un comunicato che lascia dette tante cose a mezza bocca, ci chiediamo per esempio a chi si riferisce in particolare il gestore quando dice che l’Amministrazione Comunale avrebbe indotto le società sportive a usufruire degli impianti del Centro Turistico e chi gli ha riferito questa cosa, inoltre a tal riguardo non capiamo come faccia a dichiarare che le società fossero ignare riguardo alle tariffe e che il Comune non le avrebbe avvisate sui costi, chi gli dà queste certezze? Con chi si è interfacciato il gestore in questi anni? Faccia nomi e cognomi, spieghi a tutti chi avrebbe creato questa situazione invece di andare in soccorso dell’ex Assessore al ramo, per motivi a noi incomprensibili visto che forse dimentica che l’anno scorso quest’ultimo votò favorevolmente la Delibera di Giunta con la quale si dava mandato di intentare causa al gestore stesso per inadempienza. Come può dichiarare che il Comune avrebbe dovuto comunicare alle società sportive le tariffe da applicare? L’Amministrazione Comunale ha concluso il suo compito deliberando tali tariffe, poi chiaramente sarebbe dovuto essere compito del gestore comunicarle agli utenti anche esponendole pubblicamente presso gli impianti, lo ha fatto? Il gestore, per giustificare la richiesta al Comune delle tariffe previste per l’utilizzo degli impianti da parte delle società sportive, fa riferimento a una comunicazione sottoscritta dal Sindaco dimenticando di evidenziare che quella comunicazione fu firmata anche dall’ex Assessore allo Sport e che pertanto le eventuali responsabilità sarebbero di entrambi, così come non viene evidenziato che a quella comunicazione non seguì mai nessuna delibera o impegno di spesa che obbligasse l’Ente a pagare trattandosi solo di una manifestazione di intenti mai concretizzatasi e della quale non comprendiamo, come più volte abbiamo affermato, il reale motivo della stesura”.

Il Movimento civico ricorda che “il gestore richiama inoltre il Bando col quale l’Amministrazione Comunale ha concesso dei contributi alle Associazioni sportive, ma forse non gli è chiaro che quel Bando era giustamente rivolto a tutte le predette, e non solo a quelle che utilizzavano il CTI, per promuovere la loro attività sportiva e non semplicemente per pagare gli impianti, altrimenti si sarebbe realizzata una “partita di giro” che non può essere ammissibile; suona veramente strano che il gestore da una parte si lamenti che lo sport sia stato sostenuto dal 2014 ad oggi solo con 27000 euro che identifica come briciole e dall’altra definisca l’ex Assessore Italiani come un capro espiatorio…non è molto chiaro, chi avrebbe dovuto spendersi per far arrivare maggiori contributi alle Associazioni sportive se non l’Assessore allo Sport? L’utilizzo degli impianti del CTI da parte delle Associazioni sportive secondo il gestore ha un costo di circa 110mila euro, a cui si devono sommare i costi per le attività delle scuole e per eventuali manifestazioni, quindi dove sarebbe l’economicità sempre sbandierata soprattutto dall’ex Assessore Italiani per giustificare la concessione a terzi della gestione del CTI? Il gestore dice che le questioni riguardanti il CTI sono sempre state portate avanti dal Sindaco Astolfi, quindi alla luce di tutto quanto detto finora ci chiediamo quale ruolo rivestiva l’Assessore allo Sport all’interno dell’Amministrazione e perché non si sarebbe occupato delle questioni inerenti il CTI? Non possiamo credere che l’Assessore, persona dalle indubbie competenze in materia sportiva ma che secondo noi ha fatto però errori di valutazione grossolani nelle scelte relative al settore dello sport, sia stato un elemento passivo ed abbia ricoperto un ruolo insignificante all’interno dell’Amministrazione come si evincerebbe dal comunicato stampa del gestore, senza mai stranamente essersi lamentato pubblicamente in tutti questi anni se non dopo la recente revoca della delega, perché altrimenti se fosse così bene avrebbe fatto il Sindaco anche in ottica di spending review a revocargli la delega, permettendo al Comune di risparmiare oltre 30mila euro in questi due anni che mancano alla fine del mandato”.

Per Atri non si tocca “questa uscita pubblica e politica del gestore del CTI ci fa molto riflettere e ribadiamo di essere completamente favorevoli alla riacquisizione del CTI annunciata dal Sindaco tramite azione legale come da noi più volte richiesto pubblicamente, non perché abbiamo qualcosa contro l’attuale gestore ma perché questa e le precedenti esperienze di esternalizzazione ci hanno rivelato che la gestione da parte di terzi del complesso sportivo è molto problematica e poco efficace. Ci auguriamo che questa situazione possa risolversi al più presto perché oltre che alle società sportive, ai cittadini e all’Amministrazione Comunale, crea problematiche anche a una manifestazione storica come l’Atri Cup che la nostra cittadina non può permettersi di perdere o mettere in difficoltà in conseguenza della richiesta di somme rilevanti per l’utilizzo del CTI determinate sulla base di tariffe giornaliere fisse, sulle quali tra l’altro nutriamo diversi dubbi in quanto il tariffario deliberato dal Comune non sembra prevederle”.