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Debito Cirsu: il sindaco di Morro d’Oro punta l’indice contro Roseto

Morro d’Oro. Sul debito Cirsu rischia di innescarsi un contenzioso tra i comuni soci. Schiuma rabbia e malcontento Mario De Sanctis, sindaco di Morro d’Oro, che punta l’indice sull’amministrazione comunale di Roseto, alla luce del pignoramento avanzato dal Consorzio Servizi Ecologici del Frentano, nei confronti dei comuni aderenti al Cirsu.

La presa di posizione non è casuale, ma è il frutto di una serie di provvedimenti (sarebbe il caso di parlare di mancati provvedimenti), che dovevano essere adottati per garantire la ricapitalizzazione del consorzio dei rifiuti. “ Tutti i sindaci del Cirsu”, argomenta De Sanctis, “ avevano avallato la ricapitalizzazione del Cirsu, a patto però che i centri più grandi, Giulianova e Roseto, estinguessero il loro debito. In caso contrario, infatti, l’operazione si sarebbe rivelata inutile, visto che la società sarebbe stata sempre insolvente. Le amministrazioni di Giulianova e Roseto hanno avanzato una proposta, che noi abbiamo accettato, sebbene non del tutto in linea con le nostre richieste”. Problema risolto? Macché. Mentre il Comune di Giulianova ha fatto fronte agli impegni assunti con gli altri soci del Cirsu, quello di Roseto non ha ancora preso in considerazione la necessità di estinguere il contenzioso. “ Questa situazione”, prosegue il sindaco di Morro d’Oro, “ ha prodotto uno stato di insolvenza, che poi si è riverberato sui disservizi nella raccolta dei rifiuti, visto che gli operai di Sogesa hanno incrociato le braccia per il mancato pagamento delle tredicesime. Ma non basta: il Consorzio Servizi Ecologici del Frentano, che vanta dei debiti, ha avanzato istanza di pignoramento del conto corrente del Cirsu e il pignoramento presso terzi dei Comuni soci”. Da quello che emerge, la situazione resta decisamente difficile ed esplosiva, e dopo le difficoltà emerse nelle scorse settimane in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti (sempre per questioni economiche) ora rischia di accendersi un contenzioso tra comuni. “ Al fine di tutelare il nostro ente e lo stesso Cirsu, “ conclude il sindaco, “ così come ha fatto il Comune di Mosciano, abbiamo approvato una delibera con la quale si chiede al Cda del Cirsu di verificare, immediatamente, la disponibilità del Comune di Roseto a dare esecuzione alla transazione che si era impegnato a firmare nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea dei soci. In caso di esito negativo, il Consiglio di amministrazione dovrà verificare se esistono i margini per avviare un’azione di risarcimento e di procedere alla risoluzione, per inadempimento, del contratto di servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti in essere nel Comune di Roseto”.

Federazione della Sinistra: “rischio fallimento per Cirsu e rosetani indebitati. “ Roseto è rimasto l’unico comune del Cirsu”, scrive in una nota Marco Borgatti, “ a non aver riconosciuto i suoi debiti verso il consorzio. Roseto e la sua amministrazione, monocolore Pd , sono gli unici che non hanno riconosciuto il fallimento del loro operato e della loro politica in materia di rifiuti. L’amministrazione di Roseto ha fallito in pieno la gestione del sistema rifiuti e si ostina a non riconoscere tali errori solo per motivi elettorali, scaricando a chi verrà dopo il peso di risolvere una situazione debitoria ormai drammatica. Nell’ultima delibera in tema rifiuti portata in consiglio a Roseto la nostra amministrazione,in pratica, non dice nulla e purtroppo sembra solo mascherare e procrastinare una triste realtà per i rosetani. La nostra amministrazione sta , non riconoscendo debiti e adeguamenti tariffari, accumulando sempre più debiti che ricadranno su tutta la cittadinanza all’indomani delle elezioni. Per il maggio 2011, mese delle elezioni a Roseto, l’amministrazione comunale avrà accumulato debiti per oltre un milione e mezzo di Euro con il Cirsu. Avvertiamo ancora una volta i Rosetani, come per il precedente aumento Tarsu del giugno scorso, di questo ennesimo esempio di mala amministrazione. Chi paga le conseguenze sono i cittadini che vedono le strade colme di immondizia a fronte di una tassazione in costante aumento e i lavoratori Sogesa che vedono a rischio ogni mese il proprio stipendio. Speriamo di sbagliare ma dopo le elezioni ,secondo le nostre stime, la Tarsu aumenterà ancora e probabilmente in maniera molto consistente, probabilmente un aumento di gran lunga superiore a quello del giugno scorso”.