Pineto, il fallimento del ripascimento morbido: la denuncia di Assogna (Pdl)

erosione_cologna_1Pineto. “Quando nel 2009 è stato deciso il ripascimento morbido di alcuni tratti della spiaggia di Pineto, con un investimento di svariate migliaia di euro, abbiamo chiesto a gran voce di affiancare opere strutturali di protezione della costa, in assenza delle quali il ripascimento avrebbe avuto effetti limitati nel tempo. Purtroppo i fatti ci hanno dato ragione: nel mese di giugno 2010 è terminato il ripascimento morbido e alla fine del mese di dicembre, dopo qualche mareggiata neppure tanto forte, non vi è più traccia della sabbia, mentre ciottoli e ghiaia tornano a far capolino in quel che resta della costa pinetese”.

A denunciarlo è Gianni Assogna, consigliere comunale del Pdl, che aggiunge: “poiché il fenomeno dell’erosione della costa, con conseguente comparsa di ciottoli e ghiaia, non è stato determinato dal furto notturno di sabbia ad opera di qualche buontempone, ma è la conseguenza dell’opera erosiva delle correnti marine, anche un bambino avrebbe capito che limitarsi a rimettere la sabbia, senza prevedere opere di contrasto e contenimento all’azione erosiva delle correnti marine equivaleva a costruire castelli di sabbia in riva al mare: pian piano le onde lo fanno crollare e ne cancellano ogni traccia”. Secondo Assogna, dunque, il ripascimento morbido senza opere strutturali di protezione equivale appunto a spendere milioni di euro per costruire un castello di sabbia in riva al mare, milioni di euro di soldi pubblici. “Forse gli Amministratori pinetesi non se ne sono accorti, impegnati a frequentare inaugurazioni e eventi mondani, non hanno il minimo controllo né la conoscenza del territorio. Bisogna ora chiedersi perché non si è voluto ascoltare i tecnici, perché non si è voluto seguire il buon senso, perché si è deciso di non affiancare al ripascimento morbido opere strutturali di protezione della costa. Chi ha interesse alla ciclica ripetizione del ripascimento morbido, con conseguente ripetuto sperpero di denaro pubblico? Chi ha interesse a non risolvere o circoscrivere definitivamente il fenomeno dell’erosione? A chi fa comodo il degrado della costa pinetese? Ogni cittadino potrà dare la sua risposta a queste domande, ma tutti sanno chi è responsabile di questa situazione: l’Amministrazione Monticelli”.

 

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