Chiodi toglie i rimborsi ai malati di tumore. La protesta di Mastromauro

mastromauroGiulianova. “Non ci sono parole, né giustificazioni. Eliminare i rimborsi ai malati di tumore e ai trapiantati è una vergogna!”. Durissimo il commento del sindaco Francesco Mastromauro sulla decisione dell’assessore alla Sanità di non erogare più i rimborsi relativi ai malati oncologici e trapiantati. “La determinazione dirigenziale DG16/15 del 27 ottobre scorso, nella sua laconicità, parla chiaro: stop ai rimborsi. E così, con quattro righe, si sancisce una doppia condanna nei confronti di chi è stato colpito da una malattia invasiva purtroppo assai diffusa,  e di chi ha dovuto subire un trapianto. Al danno anche la beffa, dunque. Ma che Sanità è mai questa?”, si chiede il sindaco. Il quale ha provveduto ad inviare una protesta formale al governatore Giovanni Chiodi.   

“ Egregio Signor Presidente,

non posso non esprimere, sia in qualità di Sindaco, sia come membro del Comitato ristretto dei sindaci e sia, in ultimo, quale cittadino, la mia perplessità e, al contempo, la più vibrata protesta per la determinazione dirigenziale dell’Assessorato Regionale alla Sanità DG16/15 del 27 ottobre scorso, la quale, nella sua laconicità, dispone che non verranno più erogati, a partire dall’anno 2010, i rimborsi relativi ai malati oncologici e trapiantati. La decisione, per quanto scaturita – immagino – dalle misure adottate per il contenimento della spesa, sancisce una doppia condanna nei confronti di chi è stato colpito da una malattia invasiva purtroppo assai diffusa,  e di chi ha dovuto subire un trapianto. Chi scrive, non può non dolersi di tale scelta che umilia i malati esponendoli a spese connesse alla loro patologia, così, di fatto, abrogando il diritto alla salute sancito dalla Carta Costituzionale.
Le chiedo, pertanto, di rivedere tale decisione e porgere attenzione benevola a quanti patiscono, a causa della malattia, una condizione esistenziale difficile e senz’altro resa ancora più dolorosa dalla determinazione di cui in argomento”.

 

 

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