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Alba Adriatica, marciapiedi lungomare: il Comune spende la metà di quanto previsto

Alba Adriatica. Per la realizzazione dei marciapiedi, sul lato ovest del lungomare Marconi, l’amministrazione comunale di Alba Adriatica spenderà quasi la metà rispetto a quanto previsto nelle origini. O meglio: il ribasso d’asta, sommato all’entità del mutuo contratto per realizzare l’opera (1milione e mezzo di euro, potrà essere investito per ulteriori interventi, sempre nel campo del lavori pubblici. Nei giorni scorsi, infatti, l’ente municipale ha aggiudicato, in maniera provvisoria, i lavori per la realizzazione dell’ultimo tratto del marciapiede sul lato ovest del lungomare Marconi all’Ati (associazione temporanea d’imprese) composta da tre società di Colonnella. La base d’asta era fissata in 1milione e 237mila euro, ma i lavori (che venivano assegnati seguendo il criterio del massimo ribasso) sono stati aggiudicati alle tre aziende, che hanno praticato un ribasso d’asta che sfiora il 48%. L’aspetto particolare dell’intera vicenda, e che testimonia la crisi economica in atto, che si ripercuote anche negli appalti pubblici (sono pochi quelli sostanziosi) è che il 50% delle 78 ditte che hanno risposto alla gara pubblica indetta dal Comune di Alba, ha praticato un ribasso d’asta superiore al 30%, mentre dodici sono andate ben oltre il 40%. Per la casse comunali, il cospicuo risparmio nella realizzazione dell’opera pubblica, è grasso che cola, visto che il ribasso d’asta aumenta le cifre a disposizione per effettuare altre opere senza contrarre mutui, ma è altrettanto vero che la vicenda favorisce alcune riflessioni. Chi ha risposto al bando (e in molti casi si parla di aziende molto strutturate) ha deciso di praticare sostanziosi ribassi, pur di aggiudicarsi il lavoro in una fase decisamente difficile per l’economia e la qualità e quantità degli appalti pubblici. Ci sono aziende, infatti, che si accontentano di margini decisamente esigui, pur di garantire lo stipendio alle maestranze e di scavalcare la difficile congiuntura economica. Riflessioni a parte, va detto che il progetto, nella sua totalità, prevede un nuovo arredo per circa due chilometri di lungomare, sul lato ovest, fino al confine con Tortoreto. “ Rispetto al progetto originario” sottolinea Gabriele Viviani, assessore ai lavori pubblici, “ sono stati adottati dei piccoli accorgimenti, frutto poi dei suggerimenti emersi dal confronto con associazioni e residenti. Non sarà tagliato il marciapiede, sul lato est, di fronte alle pineta, mentre il progetto prevede un significativo maquillage del lungomare, sia sul piano visivo, che su quello della sicurezza, in coincidenza con gli attraversamenti pedonali”. I lavori prenderanno il via, con ogni probabilità tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio e dureranno almeno 10 mesi. È prevista una interruzione nel mesi estivi (dal 15 giugno al 15 settembre, per ovvia ragioni turistiche), mentre il mutuo contratto dall’ente prevede anche la realizzazione del parcheggio in via Toscana, in un’area pubblica frutto della cessione di un piano di lottizzazione.