Roseto, con la bozza del PRG niente alleanza del Pd con la Sinistra

roseto_prgRoseto. Sabato mattina tavolo politico con diverse forze del centro sinistra a Roseto. Durante l’incontro la Federazione della Sinistra ha ribadito al Partito Democratico rosetano di essere il principale responsabile della gran parte delle emergenze che vive la città (crisi occupazionale, sistema dei rifiuti, inefficaci politiche di risposta al disagio giovanile e alle problematiche del mondo  imprenditoriale).
“Abbiamo poi sottolineato – ha spiegato il portavoce Marco Borgatti – come, attraverso una gestione scellerata, la giunta monocolore di Roseto, spesso in palese conflitto di interesse, abbia operato in modo del tutto miope e sconsiderato, conducendo la città in una vera e propria emergenza democratica, in cui il governo cittadino si è spesso dimostrato oligarchico, di pochi e per pochi.
Abbiamo dunque riportato all’attenzione tutte le inadeguatezze e le incapacità dimostrate nel corso degli anni, ricordando che ogni proposta da noi presentata è stata sistematicamente bocciata a priori, come ultimamente è capitato sulla questione dei rifiuti. Nel giugno scorso lanciammo infatti l’allarme sui rifiuti e diffuso la notizia sugli aumenti tarsu, proponendo una soluzione efficace per uscire da questa crisi ma, ovviamente, ciò non è stato neppure valutato ed oggi viviamo la crisi che tutti conosciamo. Similmente è successo riguardo la bozza del Piano Regolatore”. Ora la gauche rosetana fissa un ultimatum per il proseguimento del tavolo politico: ritiro immediato della bozza del Piano Regolatore. Una posizione estrema che avrebbe trovato larga condivisione presso le altre forze della sinistra come Sel e IdV.
“Presentarsi in campagna elettorale – ha concluso Borgatti rivendicando la questione morale per il centrosinistra rosetano – con il PRG adottato e le singole osservazioni da approvare dopo le elezioni susciterebbe forti dubbi, rischiando di dare adito ai sospetti sull’apertura di un vero e proprio mercato elettorale attraverso cui animare appetiti clientelari e speculativi. Nulla vieterebbe infatti di pensare che l’obiettivo possa essere quello di recarsi casa per casa ad assicurare ai cittadini l’approvazione delle osservazioni amiche in cambio di voti”.

 

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