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Tortoreto, comune commissariato, Richi bacchetta “dissidenti” e minoranza

Tortoreto. Torna ad agitare il concetto della viltà Alessandra Richi, fino allo scorso 18 di maggio sindaco di Tortoreto.

Lo fa per replicare alle sortite degli ultimi giorni dei 4 (ex) consiglieri di Impegni Civico.

 

 

Ma anche per rintuzzare le critiche arrivate, in sede di conferenza stampa, da parte del gruppo “Tortoreto nel Cuore”.

 

“Ora a bocce ferme”, dice la Richi, ” spero che si sia consumato l’ultimo atto di pubblica viltà da parte dei consiglieri comunali Rosita Di Mizio, Renato Chicchirichì, Rosella Di Pancrazio e Federico Di Lorenzo“.

 

D’altro canto il corposo documento diffuso dai consiglieri dissidenti è quello attorno al quale Alessandra Richi mette dei punti sulle “i”. Su temi amministrativi concreti, mai toccati (almeno pubblicamente) durante la crisi prima e l’apertura del commissariamento poi.

 

 

 

Gli appunti agli ex assessori. “Vilta’ nella misura in cui si vuole far passare il sindaco come il segretario o l’esecutore materiale delle determinazioni di ciascun assessore”, scrive la Richi. “ Eppure non ho mai addebitato ai delegati di settore  il protrarsi senza certo termine dei lavori nella scuola di Tortoreto Alto. Le infiltrazioni d’acqua presenti nell’incompiuto Ecomuseo del mare, la mancata realizzazione della recinzione sicurezza parco giochi in conseguenza della nuova pista ciclabile lato strada, o la non  realizzazione di manutenzione stradale di tratti contenuti in progetti del 2013, così come il mancato inizio della rotatoria via Napoli. Un sindaco ancora in attesa di conoscere la disponibilità del suo assessore per più volte richiesti incontri sul PRG al fine condividere con i cittadini la fase delle osservazioni, ormai scadute, e le osservazioni stesse. Patrimonio evidentemente del solo assessore all’urbanistica. PRG depositato al Genio civile nel mese di giungno 2015 su autonoma ed esclusiva decisione dell’assessore e ritornato in comune con il dovuto parere a settembre 2015. Quale perdita di tempo? Forse l’aver utilizzato il periodo da settembre a gennaio 2016, data della sua adozione, per la condivisione con la minoranza nelle debite commissioni urbanistiche?

 

Viltà come il negare che solo e soltanto il sindaco ha provveduto ripetutamente, come da mail documentate e da ultimo persino  posta pec 11-01-2016, a convocare incontri sulla realizzazione del piazzale Chiesa, senza riscontro alcuno nelle linee di programmazione ed attuazione al riguardo.

 

 

Il personale. Altro tema che strada facendo è stato messo nel tavolo del confronto e dello scontro politico, investe il tema della pianta organica. “Un sindaco”, spiega ancora la Richi, ” che per il settore opere pubbliche ha fatto eseguire due tentativi di mobilità di personale da altri enti, andati deserti. Ha trasformato una figura di D in due C tecnici per meglio reperire altre unità. Ha attivato la piattaforma della provincia e adeguato in tal senso il piano occupazionale. Ha consentito tre assistenti ingegneri esterni a supporto. Ha integrato l’unico LSU del comune di Tortoreto proprio del settore in questione. Ha da ultimo coperto un C con architetto assunto a tempo determinato in base a graduatoria esistente, prevedendo massima fattibilità di incarichi esterni).

 

 

Viltà nel voler sommare sulla persona del Sindaco mancanze dovute a limiti di legge e normative esistenti e sopraggiunte, in tema di personale e blocco assunzionale.  Proprio quel settore, che con un taglio di spese di oltre centomila euro, ha consentito di pareggiare il bilancio previsionale 2015 e quello 2016, pur mantenendo le figure necessarie da reintegrare nel settore opere pubbliche e tributi. Ma forse ho contravvenuto ad aspettative ed impegni personali assunti da altri, osando, per ragioni di efficienza della macchina pubblica, ledere garanzie di qualche “intoccabile”.

 

 

L’attività della giunta negli ultmi 50 giorni. Forse non è utile al paese l’approvazione: degli interventi urgenti per la scuola in Tortoreto paese, dell’ampliamento scuola materna lido, dell’ampliamento parco giochi sul lungomare Sirena con fatta inserire variante di aggiunta recinzione per delimitazione pista ciclabile; progetto di adeguamento norme di sicurezza stadio Tortoreto Lido, schema di bilancio consuntivo e previsionale. Un previsionale che nella proposta in discussione presentava importo pari a zero per tutte le voci assessorato turismo, nessuna previsione per interventi in materia di sicurezza pubblica e segnaletica stradale, così pure circa il servizio di salvamento a mare obbligatorio per la balneazione e per le convenzioni con associazioni ambientali e di protezione civile, di valido ausilio per la tutela delle acque e nei casi di frequenti allerte meteo.

 

O forse non è stato utile indire una conferenza di servizi con regione, ANAS, provincia e studio Galli  per riaffrontare  lo stato dei progetti inerenti la  sicurezza idrogeologica del territorio, tra cui completamento fosso Bocciodromo e Sant’Egidio e status quo Fosso Vascello/via L.Da Vinci; od ottenere il progetto definitivo esecutivo sui marciapiedi via Trieste fermo da anni, o la delibera relativa alle terme per gli anziani, alla colonia marina per i bambini, la definizione del prezzo dei loculi cimiteriali – la grande colpa finalmente espiata?.

 

 

Il “cerchio magico”. Da chi ha parlato con la sottoscritta, unica rappresentante di se stessa e della maggioranza restatale vicina,  per interposta persona: due volte tramite un esponente di alta politica, due volte negatisi al confronto. Altre volte tramite due delegati, Di Lorenzo e Piacentini. Validi per andare al fronte ma non altrettanto per il ruolo di capogruppo o vice.

 

 

Vile aver usato un consiglio comunale per consumare una vendetta che scotta; non aver riconosciuto l’autonomia e la fiducia concessa dal Sindaco, l’aver concluso un pur breve percorso amministrativo in accordo con le opposizioni, tradendo l’elettorato e perdendo l’ultima opportunità di dimostrare senso di responsabilità e rettitudine verso il paese.

 

 

La minoranza. Il sindaco replica anche alle accuse “istituzionali” delle opposizioni. “Una minoranza o parte di essa”, chiude la Richi, “che vuole etichettare come arroganza  un gruppo verso Tortoreto. Un gruppo capace in poco tempo di aver dato il massimo. Una compagine amministrativa, stretta e coerente, che ha speso le ore contate per lasciare una eredità ai propri concittadini, un segno tangibile e riscontrabile, mentre in altre sedi si intensificavano incontri “trasversali”  animati da un unico fine: distruggere chi aveva già dichiarato di farsi coraggiosamente da parte”.