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Teramo, D’Alberto (Pd) contro Brucchi: “Gestione delle poltrone a discapito dei cittadini”

Il prolungamento di un’agonia che altro non è che una grave manifestazione di irresponsabilità nei confronti dei cittadini. Il capogruppo del Pd Gianguido D’Alberto, torna a tuonare contro il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, reo di voler continuare a mantenere in vita una maggioranza che non esiste più, per consentire alla città di “ recuperare una dignità che gradualmente dal 2004 chi ci ha mal amministrato le ha fatto perdere”.

Dopo l’ennesimo giro di dadi sul tavolo di Teramopoli”, scrive D’Alberto in una nota, “imbandito da tempo sulla pelle dei cittadini, il Sindaco Brucchi, plenipotenziario senza alcun potere, e ciò che resta della sua ‘maggiominoranza’, continuano penosamente a discutere solo di poltrone e gestione del potere e si dimostrano ancora irresponsabilmente non curanti dello stato disastrato in cui versa la nostra città e che è attestato in modo impietoso da una situazione finanziaria che apre un baratro soprattutto per il futuro”.

Crediti inesigibili della Teramo Ambiente, ritardi nel bando di gara, predissesto finanziario sono gli argomenti sui quali il Pd poggia le sue richieste.

Hanno discusso”, si chiede infatti D’Alberto, “i nostri eroici amministratori della pesante e bipolare situazione debitoria del Comune di Teramo nei confronti della Teramo Ambiente che, al netto della quota dei crediti inesigibili, continua a vantare, a fine esercizio 2015, un credito di circa 3 milioni e 300 mila euro, di cui l’amministrazione comunale riconosce solo la metà come debito certo nel proprio bilancio, congelando, come da anni tanti ormai, la parte residua? Hanno considerato che protrarre, in violazione della legge, un’alterazione contabile significa scaricare sul futuro pesanti debiti fuori bilancio e rilevanti rischi sugli equilibri finanziari dell’ente locale e sulle tasche dei cittadini?”.

E poi ancora ci si chiede cosa ci sia sotto il ritardo di un bando che avrebbe dovuto essere fatto sei anni fa a cui oggi si aggiunge anche la dichiarazione di fallimento del socio privato Enertech, oltre naturalmente al fatto che la governace della Team così come quella Ruzzo siano continuamente usate come pedine politiche secondo una “bieca logica di gestione del potere”.

Chiunque decida di continuare a sostenere chi ha portato questa città al disastro”, conclude D’Alberto, “si assume, oltre ad una responsabilità per ciò che è stato, dalla quale nessuno che ha appartenuto a questo modello Teramo può sfuggire, una enorme e gravissima responsabilità verso il futuro dei nostri cittadini, sui quali sono scaricate tutte le colpe del centrodestra cittadino”.