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Teramo, Angelotti (Pd): “Torniamo a valorizzare le nostre aree verdi”. E propone il baratto

Assoluta mancanza di progettazione e di manutenzione del verde cittadino. Questa a denuncia del segretario dell’Unione comunale del Pd, Maurizio Angelotti, che, ritenendo fondamentale la valorizzazione delle arre verdi pubbliche, propone anche la possibilità di adottare il baratto amministrativo per la realizzazione dei lavori. Saranno contenti di ciò anche i 5 Stelle, da sempre promotori di questa pratica, che non è stata però ancora presa in considerazione dall’amministrazione comunale teramana e che già in diverse occasioni si sono letteralmente corciati le maniche e hanno pulito e sistemato alcuni giardini della città.

Per Angelotti è fondamentale riqualificare i parchi e i giardini esistenti e progettarne di nuovi, favorendo lo svolgimento di attività sociali e contribuendo alla rigenerazione di aree urbanistiche degradate. Inoltre il Pd propone l’animazione dei parchi “attraverso un percorso che preveda la sistemazione delle aree giochi esistenti, la realizzazione di un parco giochi pubblico privo di barriere architettoniche e fruibile tutto l’anno, la riqualificazione dei parchi fluviali attraverso una corretta manutenzione ordinaria, il potenziamento dell’illuminazione, lo studio e la realizzazione sia di accessi che consentano l’entrata e la fruizione dei parchi alle persone meno giovani e a quelle con problemi motori, sia di un accesso più agevole che colleghi il centro al parco fluviale”.

Tra le priorità sono indicate le zone degli impianti sportivi dell’Acquaviva, con una integrazione nel sistema dei parchi fluviali, che dovrebbero arricchirsi di orti botanici, campetti polisportivi e centri di ristoro, e la riqualificazione della Villa Comunale.

Per la manutenzione”, continua Angelotti, “si può esplorare la via del baratto amministrativo, utile sia ad assicurare la cura del bene comune sia per dare dignità alle persone che potrebbero provvedere ad assolvere i loro obblighi fiscali con la collettività mediante prestazioni lavorative in favore della stessa. Di pari passo va potenziato il controllo costante della qualità dell’aria e gli strumenti utili a monitorarla, come primo passo verso l’adozione di politiche ecologiche da attuare anche attraverso la predisposizione di regolamenti e piani volti a ridurre l’inquinamento sia acustico che luminoso. Teramo può essere una città parco”.