In una nota a firma di Carlo Costantini e Siriano Cordoni, capigruppo rispettivamente al consiglio regionale e comunale, l’IdV chiede al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e alla sua giunta di predisporre la revoca di tutti gli atti contrari alla legge che sono stati fino ad oggi adottati, come l’affidamento di nuovi servizi alla TeAm, la nascita di società alle quali assegnare nuovi servizi diversi da quelli messi a gara e la proroga di quelli già affidati.
Se, infatti, per la ricerca del partner privato deve essere sempre esperita una data, il Comune di Teramo opererebbe nell’illegalità e l’amministratore pubblico che accerta la non regolarità degli atti deve intervenire per rimuoverla, perché diversamente ne risponderebbe come gli stessi amministratori che li hanno adottati.
“La cura per la maggioranza pseudo liberale che governa da anni Teramo” si legge nella nota “è proprio un salutare ricorso alle regole della concorrenza e del mercato, con l’unica accortezza di prevedere la tutela e la salvaguardia dell’occupazione. L’IdV, dunque, formalizzerà in una propria risoluzione in Consiglio Comunale quello che il sindaco Brucchi, ad oggi ancora alla ricerca dei suoi soci fantasma, avrebbe dovuto già fare da tempo”.