Roseto, emergenza rifiuti in consiglio comunale

emergenza_12Roseto degli Abruzzi. Il Presidente Domenico Rega ha convocato il Consiglio Comunale per giovedì 4 novembre, alle ore 19:00, in seduta pubblica straordinaria sulla nuova emergenza rifiuti scoppiata in città e negli altri 5 comuni del Consorzio. Nell’assemblea si discuterà della convocazione dell’assemblea dei soci Cirsu spa prevista per venerdì 5 novembre alle 18:00. Roseto è tra comuni con il maggior debito (intorno ai 2 milioni) è dovrà saldarlo e firmare la ricapitalizzazione di Cirsu affinché la raccolta rifiuti torni ad essere garantita. Ma è ipotizzabile che ciò avvenga attraverso un aumento della Tarsu.

Scelta duramente contestata dalla Federazione della Sinistra che chiede  “una gestione sana dei rifiuti”. Nel frattempo dal 31 ottobre non è stata raccolta l’indifferenziata nei sei comuni e iniziano a comparire i primi sacchetti per strada e nei cassonetti, dove ancora ce ne sono.
“Giovedì l’amministrazione – ha spiegato Marco Borgatti, portavoce della Federazione della Sinistra – chiederà alla cittadinanza di versare 250 mila euro nelle casse senza fondo del Cirsu. A fronte dell’ennesimo sperpero di denaro pubblico non esiste ancora nessun piano organico perché il sistema dei rifiuti possa offrire finalmente ai nostri concittadini il servizio che essi meritano. Le amministrazioni pubbliche e i privati sono nel bel mezzo di una partita perversa giocata sulle spalle dei cittadini e dei tanti lavoratori di Sogesa che vedono sempre più in bilico il loro posto di lavoro. In nome di quale principio dalle casse comunali dovranno uscire 250 mila euro, a fronte di una Tarsu già alle stelle e di un sistema di raccolta dei rifiuti che da anni fa acqua da tutte le parti? In nome di nulla, se non di una gestione disastrosa del Cirsu che si trascina ormai da vari anni, e che giovedì scriverà un’altra pagina da ricordare”.
La Federazione della Sinistra ha preparato una mozione per risolvere definitamente l’emergenza rifiuti a Roseto. Scritta insieme ad una delegazione di operai di Sogesa sarà presentata giovedì in consiglio, dove si chiederà al sindaco Di Bonaventura di fare chiarezza sull’attuale momento di Cirsu, e “per la quale noi avevamo chiesto un consiglio straordinario. Assieme alla mozione, il consiglio metterà ai voti l’altra nostra richiesta, che chiede l’istituzione di una commissione di inchiesta per scandagliare il passato di Cirsu e capire perché oggi siamo ridotti così. La nostra battaglia in nome della trasparenza non si fermerà”. Mozione che nei giorni scorsi aveva fatto discutere per una diffida da parte della famiglia Di Zio, socio privato di Sogesa, nei confronti di Marco Borgatti, portavoce della Sinistra rosetana.
Borgatti non fa un passo indietro, come richiesto da Di Zio, anzi ha invitato “tutti i rosetani di buona volontà a portare ognuno un sacchetto dell’immondizia in consiglio comunale. Se la sporcizia è colpa dell’amministrazione, che i rifiuti se li prendano i nostri amministratori”.

Rapagna (Comitato Città per Vivere) chiede l’intervento delle autorità. “Ancora una volta, in questi giorni, la Sogesa non sta effettuando la raccolta dei Rifiuti dai cassonetti e dai marciapiedi della Città di Roseto e delle Frazioni. Chiediamo l’immediato intervento delle autorità sanitarie, della Magistratura, della Regione, del Prefetto e della Protezione Civile, per quanto di competenza, prima che sia troppo tardi”. Lo ha dichiarato Pio Rapagnà, del Comitato Città per Vivere, che punta il dito sull’amministrazione rosetana e quella di Cirsu e Sogesa per la pessima gestione dei rifiuti. Rapagnà chiede le dimissioni di Di Bonaventura e la sua Giunta perché farà ripagare la ricapitalizzazione del Cirsu ai cittadini rosetani attraverso un aumento della tarsu.
“Per coprire – ha spiegato Rapagnà – la perdita di esercizio di 1.319.000 euro ogni comune dovrebbe corrispondere al Cirsu spa 250.000 euro, dei quali il 25% (poco più di 62.000 euro) da versare subito. Contestualmente dovrà essere subito emanato il bando per la realizzazione della nuova discarica a Grasciano 2 e la raccolta porta a porta dovrà coinvolgere tutti i Comuni. La liquidazione, invece, comporterà la vendita di tutto il capitale, compresi i debiti, la porzione pubblica del 51% di Sogesa, il polo tecnologico, la piattaforma di compostaggio dell’umido e la attuale discarica di Grasciano 1, mentre il CIRSU rimarrebbe senza la disponibilità della discarica di Grasciano 2 ancora da realizzare. Per questo è necessario e urgente l’intervento della Regione Abruzzo e della Protezione Civile, per provvedere”
in via definitiva a sanare una situazione che potrebbe compromettere ogni e possibile programmazione della raccolta differenziata e la pratica del porta a porta, per la quale i Comitati dei Cittadini di Roseto si stanno autonomamente e di propria iniziativa organizzando”.
Nel frattempo l’emergenza rifiuti continua in tutti comuni Cirsu (Bellante, Giulianova, Morro d’Oro, Mosciano, Notaresco, Roseto) e le prime montagne di rifiuti si ripresentano nelle zone periferiche dei paesi.

 

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