Teramo, crisi commercio. Unione Comunale Pd lancia l’allarme

corso_san_giorgioTeramo. “L’amministrazione Brucchi non ha tutelato nel breve periodo i commercianti, valutando la possibilità di mantenere inalterate le tasse comunali nei loro confronti”. È la protesta dell’Unione Comunale del Partito Democratico, che lancia l’allarme sulla crisi del commercio teramano, crisi definita dallo stesso Pd “ogni giorno più preoccupante”.

Ad allarmante l’Unione Comunale le proteste dei commercianti e le serrande abbassate. “Quella del commercio teramano non è una crisi distinta da quella nazionale” spiega meglio Ilaria De Sanctis, presidente dell’Unione Comunale, “ma nella nostra città assume toni particolarmente gravi, poiché questo settore è un pilastro dell’economia locale, anche in termini di fonte di lavoro. Quello che mi domando è il motivo per cui l’amministrazione Brucchi non abbia tutelato nel breve periodo gli operatori di questo settore, valutando la possibilità di mantenere inalterate le tasse comunali nei loro confronti. In particolare, la necessità dei Comuni di far cassa a seguito all’eliminazione dell’ICI sulle prime case non può danneggiare l’iniziativa delle attività commerciali”.

Secondo la De Sanctis, infatti, anche l’aumento della TIA, oltre a quello delle imposte sulle insegne e della tassa di occupazione di suolo pubblico, inciderebbe in maniera esponenziale sul bilancio delle attività. “Aumentare oggi le imposte, anche in tenue misura” sottolinea, infatti, “equivale a mettere a repentaglio, come sta accadendo, la sopravvivenza dei negozi, aumentando, così, il numero dei disoccupati. Sarebbe auspicabile, pertanto, un intervento celere in questo senso dell’amministrazione  e in aggiunta una programmazione di eventi ciclici per aumentare il flusso di cittadini teramani e non nelle  strade della nostra città”.

 

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