Nereto. Una raccolta di firme nei quattordici comuni che potenzialmente potrebbero essere annessi alle Marche, e un’ampia campagna di sensibilizzazione finalizzata a creare le premesse per un referendum.
Sono queste le prossime mosse che i rappresentanti del Comitato Vibrata Picena, che promuove l’annessione dei centri della Val Vibrata dalla provincia di Teramo a quella di Ascoli Piceno, quindi dall’Abruzzo alle Marche, hanno rappresentato al presidente del Consiglio provinciale di Ascoli, Armando Falcioni, nel corso di un incontro che si è tenuto a Nereto. “La visita di Falcioni è stata un atto doveroso e di cortesia, si legge in una nota della Provincia di Ascoli -, una sorta di simbolico ringraziamento per l’alta considerazione che il comitato ha dimostrato verso la provincia picena. Ovviamente Falcioni si è limitato ad ascoltare le ragioni storiche, culturali, economiche e sociali che fanno ritenere quasi naturale il passaggio della parte settentrionale della provincia di Teramo verso la sponda marchigiana”.E si aggiunge: “Ascoli Piceno e l’intera vallata del Tronto rimangono un punto di riferimento per territori limitrofi appartenenti ad altre entità amministrative. Le recenti iniziative di comuni del reatino e i protocolli di intesa con il comune di Norcia dimostrano come Ascoli Piceno sia il vero capoluogo di un Piceno ideale che comprende margini di territori di quattro regioni e quattro province”.
Secondo il presidente del Consiglio provinciale “tutto ciò sta a dimostrare che la provincia di Ascoli necessita di una politica a parte nel contesto marchigiano e manifesta la necessità che, almeno in territori di confine, la normativa regionale sia necessariamente armonizzata per evitare fenomeni di reciproca concorrenza sleale'”.