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Teramo, Rifondazione Comunista contro il progetto di Brucchi di via Longo

Un progetto che non può essere appoggiato in quanto manca completamente il coinvolgimento degli interessati e colpisce tantissime famiglie in attesa da anni di un alloggio popolare. Il circolo teramano di Rifondazione Comunista e il centro politico comunista “Sandro Santacroce” esprimono la loro contrarietà alla proposta di Housing sociale di via Longo che l’amministrazione Brucchi ha scelto di trattare in un incontro a porte chiuse a Roma invece di confrontarsi direttamente con i cittadini teramani.

Non esiste ad oggi alcun programma certo dei lavori”, scrivono in una nota, “ma quello che appare evidente è che la Giunta Brucchi si appresta a violare la riserva di legge del 30% degli alloggi disponibili nel Comune, come alloggi popolari da riservare all’emergenza abitativa per gli sfrattati, per calamità naturali o altre gravi particolari esigenze individuate dai Comuni”.

Secondo Rifondazione e il centro Santacroce, infatti, gli obiettivi iniziali dell’opera prevedevano la realizzazione di appartamenti per 1/3 di edilizia privata, 1/3 di edilizia convenzionata agevolata ed 1/3 di edilizia sovvenzionata, ovvero alloggi popolari, che oggi sembrerebbe sparita dal progetto.

La Giunta Brucchi”, prosegue la nota, “si lava così le mani davanti all’emergenza abitativa che affligge moltissime famiglie teramane in attesa da anni di una sistemazione, lasciando all’Ater l’onere di realizzare una sola palazzina per alloggi popolari. Ma è difficile pensare che l’ATER possa disporre di oltre 2 milioni di euro per costruire un intero edificio, dal momento che con le risorse disponibili, l’ente spesso non riesce nemmeno a garantire le piccole manutenzioni e non ha presentato ad oggi alcun programma di investimenti”.

Per questo Rifondazione e il centro Santacroce si chiedono dove sia l’housing sociale, visto che “a fronte della messa a disposizione del patrimonio pubblico costituito da un’area pregiata, quale quella di Via Longo, adiacente al centro storico di Teramo e di un investimento economico sostenuto dall’intervento finanziario della Cassa Depositi e prestiti di certo sappiamo che si vanno a cancellare gli attuali 96 alloggi popolari per far posto all’edilizia privata e perfino a locali e spazi commerciali”.

Inoltre, nel frattempo, tutte le case popolari disponibili saranno occupate dagli assegnatari di via Longo, paralizzando in questo modo le graduatorie e creando danni a quelle famiglie che si trovano in difficoltà e son da anni in attesa di un tetto sotto al quale abitare.

L’Amministrazione Brucchi”, conclude la nota, “continua a dimostrarsi per il suo vero volto, ovvero come una Giunta di destra, che rappresenta i poteri forti. Noi al contrario, vogliamo rappresentare gli interessi delle masse popolari e dei ceti deboli della nostra comunità e siamo pronti a mobilitarci per bloccare questo ennesimo scempio, con il quale si sta cercando di speculare in modo vergognoso su un bene di prima necessità come la casa, che dovrebbe essere garantita a tutti”.