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Roseto, elezioni amministrative. Tre nomi per il centrosinistra

Roseto. Due nomi ormai assodati e una new entry (ma neanche troppo). Teresa Ginoble, Giulio Sottanelli e Sabatino Di Girolamo. Sono questi i personaggi che all’inizio di settembre si contenderanno la candidatura per il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative a Roseto. Decisive saranno le prossime settimane.

Cercasi candidato disperatamente. Per il Partito Democratico rosetano il tempo stringe. Una nomina troppo tardiva del politico che dovrà correre per la poltrona di primo cittadino potrebbe dare l’impressione (neanche troppo sbagliata) che all’interno del partito vi siano conflitti un po’ troppo profondi. Per il momento, comunque, non si sa nemmeno secondo quale procedura dovrà essere fatto il nome. Primarie, come propose mesi addietro l’onorevole, allora ancora segretario cittadino del partito? Il sistema non piace a tutti. Anzi. Sono in molti a vederle come fumo negli occhi, sia all’interno dell’ex Margherita che tra i vecchi diessini. E poi: primarie aperte a tutto il centrosinistra o chiuse per il Pd? Sia come sia, in caso di consultazione popolare sul nome il timore di tanti è che la “macchina da guerra” della famiglia Ginoble schiacci qualsiasi altro candidato.

Come annunciato mesi fa, l’onorevole non avrebbe alcuna intenzione di correre come sindaco. Il suo nome era stato fatto anche dagli ex Ds, con l’obiettivo neanche troppo recondito di chiedere per la loro area il posto di vicesindaco. Niente da fare. “Se la giochino Teresa e Giulio”, ha fatto capire Ginoble. La prima, però, è considerata da molti all’interno del partito come figura poco adatta per coagulare le altre forze del centrosinistra. Il secondo, invece, tornerebbe gradito all’Udc. Sì, perchè dopo anni di governo monocolore, sembra che il Pd rosetano voglia oggi davvero rimettere insieme una sorta di Ulivo in salsa postmoderna. E l’ex vicepresidente della Provincia, tanto per cominciare, trova avversari all’interno del suo stesso partito, ala diessina. “Che facciamo, mettiamo un Verdini a Roseto? Con la sua nuova banca sarebbe in un conflitto di interessi micidiale”, nota velenoso un esponente del Pd a proposito di Sottanelli, con riferimento alla sua neonata Banca del Vomano. E allora ecco spuntare il terzo nome. Assessore alla Cultura, avvocato, Sabatino Di Girolamo piacerebbe a tanti. La sua figura, ritenuta “esterna” rispetto agli anni di governo del Pd, metterebbe d’accordo un ampio spettro di forze, dall’Udc all’Italia dei Valori sino alla sinistra radicale. “Lui è una brava persona”, è il refrain che si sente dire. Il suo nome potrebbe uscire in uno dei prossimi direttivi del partito. Lui, restio, ha sempre affermato di voler chiudere la sua esperienza politica con questo mandato. Una “stanchezza” che però, è l’impressione, potrebbe essere superata qualora il suo nome fosse ampiamente condiviso e la richiesta di candidatura arrivasse in forma ufficiale.

Alessandro Consalvi