Giulianova. “Quello che viene fuori dal piano di riorganizzazione della rete ospedaliera messo in campo da Paolucci e D’Alfonso è il totale declassamento dell’ospedale di Giulianova nonostante avessero promesso esattamente il contrario e, cioè, il rafforzamento di un presidio che, per la sua posizione strategica, avrebbe meritato tutt’altra considerazione”.
È questo il commento del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, sulla bozza di riforma del sistema sanitario presentata in questi giorni dal Governo regionale al Ministero della Salute.
“Ben venga una riorganizzazione dei servizi – ha spiegato Mercante – che sia fondata, alla luce dei principi stabiliti del decreto Lorenzin, sull’esigenza di ottimizzazione delle risorse e di riduzione degli sprechi, ma questo non deve, di certo, tradursi nel taglio indiscriminato di settori fondamentali, come i punti nascita, né, tantomeno nell’impoverimento di presidi che svolgono un ruolo fondamentale per il proprio territorio soprattutto quando questo impoverimento è funzionale semplicemente al contenimento dei costi e non ad una più efficace erogazione delle prestazioni agli utenti. Quanto proposto da Paolucci per il nosocomio di Giulianova è assolutamente inaccettabile: soppressione di due UOC con chiusura dei reparti di chirurgia generale ed ortopedia, assenza dell’ambulanza adibita al servizio di trasporto materno, pronto soccorso proiettato a semplice punto di primo intervento”.
“Le uniche unità che rimarranno in funzione saranno, pertanto, quelle di lungodegenza, medicina generale e terapia intensiva. Una scelta priva di senso logico, ove si consideri che un reparto di terapia intensiva ha senso solo se legato alla rete di emergenza cardiologica e che il 70% dei traumi si verificano lungo la fascia costiera. Con la conseguenza che un numero elevatissimo di utenti, destinato ad aumentare ulteriormente ed in maniera esponenziale durante la stagione estiva, sarà costretto a lunghi viaggi verso gli ospedali nell’entroterra. Altro che progetto strategico di crescita, come promesso da D’Alfonso: per Giulianova adesso c’è addirittura il rischio che questi tagli rappresentino semplicemente il preludio alla completa chiusura del nosocomio, ridotto, così com’è, a mero ospedale da campo. Quello che maggiormente desta meraviglia – ha concluso Mercante – è che, di fronte a questo scellerato depauperamento messo in atto dai suoi stessi colleghi di partito, il Sindaco Mastromauro non abbia battuto ciglio, nonostante si sia vantato, fino a poco tempo fa, di una diversa attenzione e sensibilità da parte della Asl e del Governo regionale. Lo esorto, pertanto, a prestare un maggiore impegno in difesa del suo territorio, visto che, impegnato com’era a sbandierare ai quattro venti i suoi slogan propagandistici, non si è neppure accorto che l’ospedale della sua città sta rischiando di chiudere definitivamente i battenti”.