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Tortoreto, area camper: gli atti finiscono alla Corte dei Conti

Tortoreto. Gli atti con i quali l’amministrazione comunale di Tortoreto ha affidato, in concessione l’area per la sosta camper (nella zona degli impianti sportivi di via Napoli), finiscono all’esame della Corte dei Conti. I consiglieri di minoranza al Comune di Tortoreto, infatti, che sulla vicenda hanno espresso molte perplessità (non tanto per le finalità del progetto, ma piuttosto per il metodo seguito per l’affidamento), hanno deciso di verificare, attraverso la Corte dei Conti, la legittimità degli atti adottati.

Ma l’area di sosta camper, inaugurata da meno di un mese, continua a far discutere, soprattutto perché a ridosso dello spazio gestito dal privato, in questi giorni stazionano diversi caravan in spazi pubblici, alla stregua di un vero e proprio campeggio. “ L’amministrazione comunale”, spiegano in una nota Nico Carusi e Mauro Di Bonaventura, rispettivamente consigliere comunale e segretario del Pd, “ aveva rassicurato che lo spazio frutto dell’accordo pubblico-privato era destinato solo alla sosta dei camper. Dalle foto scattate negli ultimi giorni, emerge invece che si tratta di un vero e proprio campeggio, al di fuori del perimetro gestito dalla società privata. All’atto dell’approvazione della convenzione, in consiglio comunale, fu chiesto al capogruppo Di Giovanni cosa si intendesse per sosta. Di Giovanni parlò esplicitamente del fatto che i fruitori dello spazio non potevano tirar fuori tavolini, stendere panni e trasformare l’area in un campeggio. Le foto dicono invece l’esatto contrario”. La diatriba politica, però, non sembra essere circoscritta solo alla questione dell’area camper, ma investe altre tematiche. “Credo”,  aggiunge Carusi, “che la priorità in questa fase sia quella di mettere in sicurezza il territorio, l’acquazzone dei giorni scorsi ha messo in evidenza per l’ennesima volta le lacune idrogeologiche che il Comune di Tortoreto ha nel contrastare le acque con strutture vecchie fatiscenti e ormai non consone alla densità di popolazione e ai metri cubi di cemento che coprono il nostro territorio. Si sono spesi soldi pubblici per uno studio di una progettazione che non sarà mai adottato, occorrono interventi concreti, dalla fonte del Vascello alle cavate di scarico, così come vanno date risposte in tema di viabilità e scuole. Noto, al contrario, che l’amministrazione prende accordi con il governatore Chiodi per cambiare la destinazione d’uso su un terreno gravato da un Prusst per darlo in mano a dei privati per la realizzazione di strutture ricettive turistiche. Nello stesso spazio dove si sarebbe dovuta realizzare la scuola, ora si materializza un boccone appetitoso per i soliti noti”.