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Civitella del Tronto, migranti in arrivo, Zunica: tutto avvolto nel silenzio

Civitella del Tronto. Migranti anche nella cittadina Borbonica? La prospettiva è concreta, anche alla luce di alcune situazioni che si sono manifestate nell’ultimo scorcio.

 

 

 

 

L’aspetto, però, che fa accendere una discussione (con risvolti polemici) riguarda il fatto che l’eventualità, al momento, viene tenuta sotto silenzio. Nessuno dice nulla. Anzi, a dire qualcosa e a polemizzare sulla questione è Giuseppe Zunica, consigliere comunale di minoranza del gruppo Inversione di rotta.

 

“La comunità civitellese si accinge ad affrontare una situazione del tutto nuova”, sottolinea Zunica, “come l’apertura di una struttura per l’accoglienza ed assistenza in favore di cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale”.

 

 

 

 

Zunica a corredo della sua dissertazione, puntualizza due date: l’avviso pubblico della prefettura di Teramo (pubblicato il 15 gennaio e scaduto lo scorso 22 di febbraio), utile per individuare struttura deputare a garantire servizi e assistenza agli stranieri interessati dai flussi migratori.

 

 

 

Nella provincia di Teramo è previsto l’arrivo di circa 700 migranti per un giro di denaro stimato attorno ai 6 milioni di euro.

 

“Su questa torta si sono gettati in molti”, prosegue Zunica, ” e quello che fa presagire un coinvolgimento del nostro territorio e’ uno strano quanto rapido iter burocratico di un cambio di destinazione d’uso con relativo permesso di costruire in sanatoria rilasciato in 15 giorni a favore di un proprietario di un Country House. La domanda è stata presentata il 3 febbraio, l’autorizzazione rilasciata il il 19 dello stesso mese. Quindi entro i termini di scadenza del bando e senza che nell’atto autorizzativo venga minimamente accennato in cosa consiste la suddetta variazione”. Per il consigliere comunale si tratta di una struttura, tra Civitella e Rocche, dove dovrebbero trovare ospitalità i migranti.

 

“L’amministrazione civitellese e’ sicuramente a conoscenza di tutta la situazione”, dice ancora. ” Ma quel che stupisce e genera amarezza e’ questo modo di agire alla chetichella, facendo alla fine le solite spallucce come se le situazioni fossero cadute dal cielo.

A costoro che come primo atto di insediamento hanno approvato la costituzione dei comitati di frazione in quanto “…espressione della volontà democratica dell’Amministrazione avendo come fine la costruzione di un rapporto più immediato tra le esigenze della popolazione, la gestione del territorio secondo finalità di interesse pubblico e la crescita della partecipazione” chiedo: avete informato, almeno, i vostri pretoriani del territorio? E a quest’ultimi (mi rivolgo in particolare modo al comitato Civitella-Rocche-Sant’Andrea) chiedo, se informati, avete fatto incontri con la popolazione? A me non risulta”.