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Ciclabile lungofiume, Vibrata 2020 alla Regione: no agli annunci, servono atti concreti

Val Vibrata. Si accende il dibattito sul rischio perdita del finanziamento regionale, relativo alla realizzazione del percorso ciclabile sul lungofiume Vibrata, da Alba Adriatica a Civitella del Tronto.

 
A prendere una posizione molto chiara al riguardo è l’associazione Vibrata 2020, che ha tra i suoi promotori i sindaci di Corropoli (Umberto D’Annuntiis) e Sant’Egidio (Rando Angelini).

 

 

 
Le strigliate che arrivano dalla Regione (di recente Luciano D’Alfonso e Dino Pepe hanno messo in preventivo il rischio di perdere il finanziamento se non saranno rispettati i tempi di progettazione e di gara d’appalto) accende la discussione e soprattutto favorisce reazioni.

“Non rientra nel nostro “oggetto sociale ” difendere l’operato dell’Unione dei Comuni”, si legge nella nota, “che viene degnamente rappresentata e tutelata dal presidente Leandro Pollastrelli, ma è necessario ristabilire la verità dei fatti.
La prima comunicazione del finanziamento con nota del Presidente D’Alfonso del 16 giugno 2015, è pervenuta all’Unione dei comuni a fine giugno con una comunicazione che indicava la data del 31 dicembre del 2015 quale termine ultimo per la cantierabilità dell’opera e l’acquisizione delle obbligazioni giuridiche vincolanti, ossia affidamento dei lavori e firma del contratto.
Solo da questa data sarebbero potuti decorrere i tempi per l’affidamento degli incarichi e la relativa progettazione. Dire che l’opera andava appaltata entro dicembre 2015 manifesta una scarsa conoscenza delle complesse procedure amministrative, e non ci sembra che questa possa difettare ad ex-sindaci”.

Ma la sequela di precisazioni che arriva dall’associazione politica, è molto più articolata.

 

 

 

 

“Risulta dagli atti”, si legge ancora, ” che il previsto accordo di programma quadro è stato sottoscritto dalla Regione solo il 13 gennaio del 2016, comunicato il 28 dello stesso mese all’Unione dei Comuni e che ad oggi, 4 marzo, si è ancora in attesa dell’atto di concessione del finanziamento da sottoscrivere”.

Attorno alle doveroso precisazioni, arrivano anche delle stilettate.

“Ci dicano il presidente D’Alfonso e l’assessore Pepe come si possono fare le gare senza la certezza della copertura finanziaria”, dicono quelli di Vibrata 2020, “se ci sono problemi questi sono dovuti alla politica degli annunci della Regione Abruzzo a cui, poi, non fanno seguito gli atti dovuti.
Politica degli annunci alla quale si cerca di porre rimedio con iniziative estemporanee e propagandistiche, compreso l’incontro di lunedì 7 marzo che il presidente D’Alfonso e l’assessore Pepe hanno preteso non si capisce bene con chi e per fare cosa, dato che l’Ente attuatore è , ancora, l’Unione dei Comuni della Val Vibrata.
Non sarà mica perchè vorrebbero provvedere direttamente loro alle procedure di esproprio ?

Invitiamo i “nostri” amministratori regionali, invece, ad attivarsi affinchè vengano individuate ulteriori risorse certe per il completamento dell’opera e l’infrastrutturazione del Vibrata così come fatto per altri territori ( es. costa trabocchi e fiume Pescara) .
In caso contrario una possibile opportunità per il risanamento ambientale e la valorizzazione turistica del nostro territorio rischierà di diventare una nuova incompiuta”.