Giulianova. “Nel consiglio comunale di lunedì 29 febbraio la maggioranza ha confermato delle decisioni di cui dovrà prendersi le responsabilità”.
Lo ha dichiarato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Margherita Trifoni, spiegando che “il patrimonio cittadino verrà impoverito dalla vendita della Julia servizi. Il Pd e la Lista Mastromauro hanno cercato in ogni modo di far passare questa vendita come dovuta ai fini di legge, con interpretazioni giuridiche dei capogruppo Vasanella e Di Teodoro che non trovano alcun riscontro nella realtà. Le forniture di gas per noi del Movimento sono un servizio essenziale che eroga il comune, garantendo prezzi bassi e maggiore sensibilità per quelle famiglie che dovessero essere in difficoltà con pagamenti. Vi sono altri esempi di comuni che hanno scelto di non dismettere le partecipate che vendono gas, come la Amagas di Bari e la SMG Arese. Perché non vendere o dismettete l’altra partecipata, ossia la Giulianova patrimonio che non produce nulla? La vendita risponde ad una sola logica, molto precisa: vendere il patrimonio della città per chiudere i bilanci gravati da debiti e tenere qualche soldo per la prossima campagna elettorale”.
Per la Trifoni si è deciso anche “di prorogare l’Ambito Tordino, la cui gestione poco trasparente, debiti fuori bilancio, mancata consegna di documenti, e lavoratori delle cooperative da mesi senza stipendio – è stata da noi già denunciata. Il comune decide di non riprendere la gestione dei servizi sociali e i fondi cittadini finiscono nel calderone di questo consorzio. Anche questo potrebbe essere un modo di perpetuare il clientelismo. Come sempre vogliamo informare la cittadinanza su come i soldi e il patrimonio comune vengono gestiti. Il Pd e Mastromauro svendono tutto in attesa delle prossime elezioni e come hanno dilapidato 6 milioni di euro in due anni (2013-2014), dilapideranno i ricavi delle vendite della Julia servizi, da sempre in attivo”.