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Teramo, Tari attività alimentari: Confesercenti apre confronto con i comuni

Teramo. Si apre la stagione della trattativa, con i Comuni della provincia di Teramo per quanto concerne i criteri di applicazione della Tares-Tari per le attività commerciali.

 

 

 

Per uno specifico segmento degli esercizi commerciali alla luce della presa di posizione dell’Anci, che ha riconosciuto la fondatezza, nel merito, delle questioni relativo alla tassazione delle aree a produzione di rifiuti speciali ed assimilati. Per la Confesercenti Teramo, infatti, vanno evitati i meccanismi di doppia imposizione delle aree non produttive di rifiuti.

 

“Ai sensi del regolamento europeo CE 1774/2002 infatti, che contiene le norme sanitarie relative allo smaltimento dei sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano”, si legge in una nota a firma del presidente Daniele Erasmi, ” gli operatori hanno provveduto nel corso degli anni a stipulare con aziende specializzate, ed in tal senso autorizzate, allo smaltimento degli scarti di lavorazione. Già molte amministrazioni a livello nazionale infatti  hanno acquisito l’indirizzo di sottrarre dalla determinazione della tariffa la superficie dei laboratori e del retrobanco vendita, e non sussiste quindi alcuna ragione oggettiva da parte di numerosi comuni teramani, nel perseguire una modulazione tariffaria di fatto penalizzante per gli operatori del comparto alimentare.

 

 

 

 

Pur nel sottolineare la spirito di collaborazione che ha sempre inteso costruire tra operatori ed amministrazioni, richiede ora con forza e determinatezza una presa di coscienza fattiva da parte delle amministrazioni. Non è infatti tollerabile in alcun modo che gli operatori alimentari, già alle prese con elevatissimi livelli di tassazione, debbano subire una sperequazione applicativa della imposizione fiscale all’interno della propria stessa categoria, che determina condizioni di oggettiva disparità concorrenziale a secondo del territorio di appartenenza”.